Napoli, neonata arrivata dal Kenya salvata da un intervento al cuore
CampaniaLa bambina, grazie all'associazione Kenya Invisible Kids, è stata portata in Italia a tre settimane dalla nascita. Aveva un difetto interventricolare al cuore
Una bambina nata in Kenya a maggio 2019 con un difetto interventricolare al cuore è stata salvata grazie a un intervento chirurgico di trasposizione dei grandi vasi all'Ospedale Monaldi di Napoli. La bambina, grazie all'associazione Kenya Invisible Kids, è stata portata in Italia a tre settimane dalla nascita e ricoverata presso l'unità operativa complessa di Cardiochirurgia Pediatrica dell'Azienda Ospedaliera dei Colli, diretta da Guido Oppido.
Il caso
La bimba è arrivata in Italia tramite la mediazione dell'associazione Kenya Invisible Kids. "Lavoriamo in sinergia con l'Ospedale pubblico di Malindi - spiega Massimo Vita, membro dell'organizzazione - e oggi ci occupiamo di oltre 50 bambini ogni anno per i quali ci facciamo carico delle spese mediche. Dei tanti casi che abbiamo trattato - aggiunge - non ci eravamo mai trovati di fronte a pazienti che non potevano essere curati nel paese d'origine". Vita ha sottolineato che "quando siamo stati informati invece di questo caso, abbiamo cercato un ospedale in Europa che potesse effettuare questo particolare intervento e l'Ospedale Monaldi, con il dottore Oppido, si è dichiarato disponibile ad aiutarci. E' stato grazie al suo supporto che abbiamo trovato la forza di combattere per ottenere in tempi record i permessi e i documenti per partire. La piccola è stata trasportata immediatamente in Italia - racconta Vita -, accompagnata dalla responsabile della neonatologia dell'ospedale di Malindi, e affidata al dottor Oppido e alla sua equipe. Senza di loro e senza l'ospedale Monaldi sarebbe morta".
L'operazione
Nata a maggio, la bambina ha subito l'operazione a circa tre settimane dalla nascita, poi è stata monitorata per tre mesi prima di essere riaffidata alla famiglia. "La piccola è arrivata da noi poche settimane dopo la nascita - afferma Guido Oppido, direttore della Uoc di Cardiochirurgia pediatrica - con una trasposizione dei grandi vasi e un difetto interventricolare ed è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico con il quale abbiamo invertito le arterie reimpiantando anche le coronarie e corretto il difetto, ricostruendo il cuore". Dopo l'operazione la bimba è stata "seguita attentamente per circa tre mesi ed è stata riaffidata alle cure della famiglia e del medico che l'ha seguita alla nascita e, grazie a questo intervento, che è definitivo e correttivo, avrà una prospettiva di vita assolutamente normale" conclude Oppido.
Le parole del direttore generale dell'Azienda Ospedaliera dei Colli
Sull'intervento chirurgico è intervenuto anche Maurizio di Mauro, direttore generale dell'Azienda Ospedaliera dei Colli: "L'Azienda Ospedaliera dei Colli non si è certo tirata indietro di fronte a questa richiesta, abbiamo messo a disposizione tutte le nostre competenze per poter salvare la vita di questa piccola paziente e attivato tutte le procedure necessarie per garantire la migliore assistenza possibile", ha dichiarato di Mauro. "Ancora una volta l'Azienda dei Colli dimostra di essere attenta all'accoglienza e alla solidarietà e conferma la sua attenzione ai pazienti più fragili".