Permessi illegittimi per capannoni: tre arrestati nel Casertano
CampaniaLe manette sono scattate per un dirigente del Comune di Marcianise e per il patron del gruppo che gestisce l’Interporto Sud Europa con le accuse di abuso d'ufficio e falso ideologico nell'ambito di un'indagine coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere
Tre persone, tra cui Gennaro Spasiano, un dirigente del Comune di Marcianise, nel Casertano, e l'imprenditore Giuseppe Barletta, patron del gruppo industriale che gestisce l'Interporto Sud Europa, sono stati arrestati dalla guardia di finanza per i reati di abuso d'ufficio e falso ideologico nell'ambito di un'indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
L'accusa
Gennaro Spasiano, dirigente del III settore avrebbe rilasciato tra l'aprile 2017 e il gennaio 2018 a favore del gruppo imprenditoriale Barletta tre permessi a costruire illegittimi, in quanto emessi in assenza di preventiva approvazione della variante urbanistica. E' il cuore dell'accusa contestata dalla Procura nell'indagine che ha portato agli arresti domiciliari lo stesso Spasiano e l'imprenditore Giuseppe Barletta, nonché l'amministratore delegato della società per azioni Interporto Sud Europa, Antonello Campolattano. Per la Procura i titoli illegittimi avrebbero consentito a Barletta di realizzare una speculazione edilizia nell'area dell'Interporto, realizzando capannoni poi venduti a multinazionali. Un'ulteriore misura cautelare, quella dell'obbligo di dimora, è stata notificata a Nicola Berti, amministratore unico della società "Residenza dei Borboni" a.r.l., facente parte della galassia imprenditoriale di Barletta.
La precedente indagine
L'indagine rappresenta il prosieguo di quella che a marzo colpì il gruppo societario per i reati di bancarotta fraudolenta e auto riciclaggio; allora la Procura ipotizzò un giro illecito di danaro per 37 milioni di euro all' interno dello stesso gruppo imprenditoriale, con un sistema di scatole cinesi: in pratica cospicue somme sarebbero state distratte da alcune società del gruppo Barletta avviate verso il fallimento a favore di altre, consentendo di nascondere anche debiti tributari per oltre 130 milioni di euro. Un modo per occultare la reale situazione di insolvenza di alcune società, cosa che avrebbe avuto riflesso su tutto il gruppo, e continuare così ad ottenere permessi a costruire e linee di credito dalle banche.
I permessi ritenuti illegittimi
I permessi a costruire ritenuti illegittimi riguardano un edificio commerciale di 10mila metri quadrati edificato nell'area del Centro Commerciale Campania (estraneo all'indagine), ceduto ad un'importante multinazionale del settore dell'hobbistica, e tre capannoni ubicati nell'area dell'Interporto, in particolare uno facente parte del Polo Logistico Est, i restanti due del Polo Logistico Ovest (uno già realizzato, l'altro in fase di ultimazione). Per la Procura i permessi sarebbero illegittimi perché Spasiano li avrebbe emessi sulla base di una delibera del Commissario Straordinario del Comune di Marcianise del 2016, cosa che non poteva fare non avendo la delibera valore di provvedimento. Altro profilo di illegittimità riguarda la convenzione del 2016 firmata dallo stesso Spasiano con la società di Barletta, su cui si basano i permessi a costruire; la convenzione sarebbe illegittima perché mai approvata dal Consiglio Comunale.