Navigator, stop a sciopero della fame: due manifestanti in ospedale

Campania
Foto di Archivio (ANSA)

Uno dei due manifestanti soccorsi, al quinto giorno di sciopero della fame, ha lasciato il Loreto Mare dopo che gli è stata eseguita una flebo

Due dei cinque navigator campani, oggi al quinto giorno di sciopero della fame e in presidio fisso davanti a palazzo Santa Lucia, a Napoli, sede della Regione Campania, hanno accusato un malore e sono stati portati in ospedale. A riferirlo sono gli altri manifestanti che erano sul posto. I due scioperanti sono Ilenia De Coro e Carlo Del Gaudio, trasportati in ambulanza uno al Fatebenefratelli e l'altro al Loreto Mare. Del Gaudio, giunto al pronto soccorso attorno alle ore 15 in codice giallo, ha lasciato l'ospedale dopo che gli è stata eseguita una flebo. I navigatori campani hanno quindi annunciato lo stop dello sciopero della fame, senza rinunciare ad altre forme di protesta.

Il racconto di un testimone

"È stato tutto improvviso - racconta Fabrizio Greco, anche lui in sciopero della fame da lunedì 26 agosto -. Ilenia stava camminando qui sotto e di un tratto è svenuta mentre Carlo è stato colto da un attacco di panico e si è sentito male. Non si può andare avanti così. Chi può deve intervenire". In mattinata sul posto era intervenuto il personale del 118, allertato da alcuni navigator preoccupati per le condizioni di salute di chi protesta. Da quanto trapela, il 118 ha constatato in tutti gli scioperanti indici glicemici al limite e in uno dei navigator uno stato febbrile, consigliando l'interruzione della protesta per non pregiudicare le sue condizioni fisiche già precarie.

La nota dei manifestanti

"Rilevato il grave stato di salute degli scioperanti e sollecitati dalle preoccupazioni delle famiglie, nonché sotto imposizione del personale medico, - spiegano i navigator in una nota - abbiamo deciso di porre fine allo sciopero della fame, senza mai abbandonare la nostra legittima protesta, che continuerà più forte di prima". I navigator denunciano di aver preso atto "dell'insensibilità, dell'incoscienza e delle finalità politiche di questa classe dirigente che sta calpestando anche la salute delle persone. Abbiamo compreso che non ci sono limiti al teatrino politico che è lungi dal finire". I navigator ricordano che nei giorni scorsi "ci siamo appellati al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, abbiamo chiesto spiegazioni al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, - proseguono - abbiamo interpellato tutte le Istituzioni di ordine e grado, ma nessuna risposta istituzionale è ad oggi pervenuta. Oggi è una dolorosa giornata per la Repubblica italiana - dicono - perché le istituzioni hanno dimostrato disinteresse rispetto a una questione che merita la massima urgenza per la sua risoluzione. Lo sciopero della fame ha mostrato all'opinione pubblica - sottolineano - l'assurdità di scelte politiche e di comportamenti istituzionali scorretti che hanno ricadute sulla carne viva dei propri cittadini e sui diritti costituzionali che dovrebbero essere sempre tutelati". I navigatori evidenziano che "nonostante fosse in piedi un tavolo tecnico tra Regione Campania, Anpal Servizi e Governo da oltre quaranta giorni non è stata trovata una soluzione su questa trattativa. C'è solo un rimpallo di responsabilità". Da qui la richiesta che "il nuovo Governo, come priorità assoluta, dovrà avere l'onere di risolvere questa impasse politica". I navigatori campani chiedono "un confronto diretto e immediato con Regione Campania, Governo e Anpal Servizi. Esigiamo la contrattualizzazione subito".

La protesta

"Non sarà lo sciopero della fame ad ammazzare gli scioperanti, ma l'assordante silenzio delle istituzioni", aveva affermato Carlo Del Gaudio, uno dei due manifestanti che si sono sentiti male. Nel frattempo, ieri giovedì 29 agosto, i navigator campani avevano inviato una lettera al presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, chiedendo un suo intervento per la risoluzione della questione e per far si che il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, firmi la convenzione con Anpal Servizi necessaria affinché possano iniziare il loro percorso di formazione e di lavoro. Senza questo i beneficiari del reddito di cittadinanza non possono accedere al Patto per il lavoro, la fase due della legge sul reddito di cittadinanza.

Monica Buonanno: "Non si possono ignorare"

"Riteniamo imbarazzante e incomprensibile che, a cinque giorni dall'inizio dello sciopero della fame dei navigator campani, non si avverta da parte degli interlocutori istituzionali nemmeno un senso di partecipazione. Ignorare che 471 giovani laureati selezionati tramite procedura pubblica stiano digiunando per l'attuazione del diritto al lavoro lascia stupiti", scrive l'assessore comunale al Lavoro, Monica Buonanno. Poi: "Si può non ritenere opportuna la scelta dello sciopero della fame, ma non si può fingere di non vedere che sotto il palazzo di governo regionale c'è un presidio permanente. I navigator campani sono oggi al quinto giorno di sciopero della fame e la tenuta psichica e fisica è visibilmente allo stremo".

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