Napoli, autista Anm aggredito da passeggero. La denuncia del sindacato

Campania
Foto di archivio (ANSA)

L'uomo, per futili motivi, ha sferrato un pugno e uno schiaffo al conducente della linea C31 alla fermata Marechiaro. "È diventata una consueta e drammatica abitudine", evidenzia il coordinamento Usb. Chiesto incontro urgente su sicurezza  

Un conducente del trasporto pubblico dell'Azienda Napoletana Mobilità (ANM) è stato aggredito questa mattina, 26 agosto, intorno alle 6,40 da un passeggero alla fermata Marechiaro, nel capoluogo partenopeo. La denuncia arriva dal sindacato Usb. L’autista era in servizio sulla linea C31 quando, per futili motivi, l’uomo gli ha sferrato un pugno e uno schiaffo. "È diventata una consueta e drammatica abitudine l'aggressione verbale o, come in questo caso, fisica degli operatori del trasporto pubblico locale da parte di utenti facinorosi", dichiara in una nota Marco Sansone, del Coordinamento Regionale del sindacato.

Aggressore identificato e denunciato

L’autore dell’aggressione è un 52enne, denunciato in stato di libertà dagli agenti dei commissariati di polizia "Posillipo" e “Bagnoli" per violenza e minaccia ad incaricato di pubblico servizio ed interruzione di pubblico servizio. Il conducente è dovuto invece ricorrere alle cure mediche per una ferita lacerocontusa giudicata guaribile in 10 giorni.

Episodi violenti in continuo aumento

"Non bastano le pessime condizioni a cui gli autisti dell'ANM sono costretti per incapacità di chi dovrebbe garantire la viabilità in questa città, - aggiunge Sansone - la quantità di aggressioni subite dal personale ANM che lavora in prima linea dall'inizio dell'anno assume proporzioni indegne di un paese civile. Solo per una mera casualità - continua - in questo caso l'aggressore è stato fermato da una pattuglia della polizia che si trovava nei pressi di Piazzetta Marechiaro, luogo dell'aggressione, evitando ben più gravi conseguenze. Lo diciamo inascoltati da troppo tempo - conclude Sansone - che se non si investe in prevenzione, attiva e passiva, la sicurezza a bordo dei mezzi pubblici e nelle stazioni non potrà mai essere garantita adeguatamente. Sicuramente talune dichiarazioni apparse sui quotidiani locali e nazionali in questo periodo, rilasciate dall'Amministrazione Comunale e Aziendale, hanno favorito nell'opinione pubblica un giudizio sbagliato dei lavoratori dall'Azienda, quando tutti invece sappiamo che la responsabilità è di chi amministra e gestisce male la cosa pubblica".

Sindacati chiedono incontro su sicurezza

In una nota congiunta inviata alla Azienda Napoletana Mobilità, alla Commissione di Garanzia sul diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, all'Osservatorio sul diritto di Sciopero e Prefettura di Napoli, i sindacati Faisa Confail, Orsa e Usb chiedono un incontro urgente per esaminare e cercare "soluzioni condivise volte a garantire ed implementare la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi e ambienti di lavoro. Gli avvenimenti violenti degli ultimi giorni - scrivono i sindacati - ai danni del personale aziendale, dei mezzi e delle infrastrutture pongono seri interrogativi sull'efficacia dei protocolli finora adottati dall'azienda, sulla gestione del personale e sulla mancanza di investimenti, uomini e mezzi, a tutela dell'incolumità degli operatori. Alla luce di quanto sopra le Organizzazioni Sindacali si vedono costrette ad attivare la procedura di raffreddamento e chiede un incontro ai sensi della Legge 146/90 e sue modifiche Legge 83/2000", conclude la nota.

Napoli: I più letti