Il chirurgo stava prestando assistenza al pronto soccorso quando è stata aggredita dalla madre di un paziente entrata nel nosocomio aggirando i divieti. Ha riportato la frattura della parete anteriore della mascella sinistra. La vittima: "Sono schifata ma non ho paura"
Un chirurgo è stato picchiato nella notte tra martedì 20 e mercoledì 21 agosto mentre stava lavorando in pronto soccorso all’ospedale San Giovanni Bosco a Napoli. La vittima è la dottoressa Adelina Laprovitera, aggredita dalla madre di un paziente che si era introdotta nel nosocomio aggirando i divieti. Laprovitera stava suturando il braccio del giovane, tagliatosi in un incidente domestico, quando è stata aggredita dalla donna perché le ha chiesto di allontanarsi. La dottoressa ha riportato la frattura della parete anteriore della mascella sinistra e la rottura di due denti.
Il racconto della vittima
"Avevo solo detto alla signora di tornare nell'area di attesa dei parenti e poi sarei andata a informarla. A quel punto mi si è lanciata contro colpendomi con pugni in faccia e calci". È questa la ricostruzione dell’accaduto che Laprovitera ha rilasciato all’ANSA. "Avevo detto ai parenti, che erano davanti a noi mentre lavoravamo, che li avrei informati poco dopo delle condizioni del giovane - ha aggiunto - ma loro non volevano uscire, forse perché non si fidano dell'ospedale, oppure perché volevano guardare come era venuta la sutura, non ne ho idea. Poi la guardia giurata ha chiesto loro di uscire dicendo che era consentito solo a un parente di restare durante la visita. Ho obiettato che non è vero e ho chiesto che uscissero tutti e sono stata aggredita".
"Sono schifata ma non ho paura"
"Sono schifata ma, come ho detto a mia madre che mi ha chiamato dalla Calabria, non ho paura e spero di tornare presto a riempire la mia casella nei turni del pronto soccorso, perché siamo in pochi e lavoriamo al limite", ha commentato ancora la vittima. "I nuovi esami a cui mi sono sottoposta - ha spiegato - hanno evidenziato la frattura della parete anteriore della mascella sinistra e la rottura di due denti. In più i calci mi hanno provocato diversi ematomi sulla gamba. La donna mi ha pesantemente insultato e poi mi ha aggredito e ha continuato a insultarmi anche quando la guardia giurata è riuscita a frapporsi tra lei e me", ha concluso la dottoressa, che infine ha fatto sapere di aver sporto denuncia.
Il direttore della Asl: "Gesto vile e indegno"
"L'aggressione di questa notte è un gesto vile e indegno. Ho sentito la dottoressa e le ho personalmente garantito che l'azienda è e sarà al suo fianco anche in tribunale. Niente può giustificare quanto accaduto, un fatto che al di là del trauma fisico ed emotivo cagionato, mette a rischio l'assistenza", ha commentato il direttore generale dell'Asl Napoli 1 Centro Ciro Verdoliva. "Chi ha aggredito la dottoressa - ha aggiunto Verdoliva - ha aggredito ciascun medico, ciascuna infermiera e operatore dell'Asl Napoli 1 Centro, ma soprattutto ha tolto ad altri pazienti il diritto di essere assistiti. Se qualcuno crede ancora di poter dettare legge al San Giovanni Bosco o di poter ignorare le disposizioni dettate dalla direzione generale si sbaglia". La direzione generale dell'Asl "ha già avviato una verifica interna volta a ricostruire quanto accaduto".
De Luca: "Episodi non più tollerabili"
"Desidero esprimere la mia solidarietà e vicinanza alla dottoressa dell'ospedale San Giovanni Bosco che ha subìto la scorsa notte una vile e gravissima aggressione. Ancora un atto di violenza nei confronti di un medico che sta svolgendo con impegno e dedizione il proprio lavoro, e ancora nel pronto soccorso dell'ospedale. Solidarietà anche all'intero personale medico e sanitario che lavorano nel presidio". Lo afferma il governatore campano, Vincenzo De Luca. "Ancora una volta, nel ripetersi di episodi che condanniamo e denunciamo, ricordiamo che da oltre un anno abbiamo presentato la richiesta formale, tramite la Prefettura, per l'istituzione di un posto di polizia al San Giovanni Bosco. Episodi come quello di stanotte non sono più tollerabili", aggiunge il presidente della Giunta regionale.