Napoli, rompe piatto in testa a cameriere: arrestato 33enne

Campania
Foto di archivio (Fotogramma)

È successo durante un banchetto di nozze. I parenti hanno cercato di tranquillizzarlo ma l’uomo ha anche aggredito con calci e pugni i carabinieri al momento del loro arrivo 

Ha rotto un piatto sulla testa di un cameriere perché gli aveva tolto una portata prima che avesse terminato di consumarla. Poi, mentre alcuni parenti cercavano di tranquillizzarlo, ha aggredito i carabinieri giunti sul posto. È quanto successo domenica scorsa, 28 luglio, durante un banchetto di nozze a Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli. Protagonista dell’episodio un cittadino di origini cinesi di 33 anni, arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e denunciato per lesioni.

Ha colpito i militari con calci e pugni

L’uomo, invitato al matrimonio di una coppia cinese in quanto parente dello sposo, stava terminando la sua portata quando un cameriere gliel’ha portata via. Ritenendo questo gesto particolarmente ''disonorevole'', il 33enne ha deciso di reagire, rompendo un piatto sulla testa del malcapitato. Bloccato immediatamente dai presenti, l’esagitato è stato portato nella hall, dove alcuni parenti hanno tentato di tranquillizzarlo. Nel frattempo, il responsabile della struttura ha chiamato il 112 ed il 118. All’arrivo dei carabinieri, però, l’uomo ha dato nuovamente in escandescenze e ha cercato di scagliare il monitor di un computer contro il personale dell’esercizio, ma è stato fermato dai militari, contro i quali ha sferrato calci e pugni mentre lo immobilizzavano. Il 33enne è stato giudicato oggi con rito direttissimo ed è stato condannato a un anno di reclusione con sospensione condizionale della pena.  

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