Universiadi Napoli 2019, Mattarella incontra e bacia la piccola Noemi

Campania
Universiadi (ANSA)

Nella saletta di rappresentanza dello stadio San Paolo il presidente ha chiesto "Come va?" alla piccola, rimasta ferita in un agguato di Camorra, dopo averla baciata ed abbracciata

Poco prima dell'avvio della cerimonia d'apertura delle Universiadi a Napoli, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incontrato la piccola Noemi, la bimba di tre anni rimasta gravemente ferita in un agguato di camorra il 3 maggio. Il Capo dello Stato aveva già fatto visita alla bimba ricoverata nell'ospedale pediatrico Santobono, nei giorni in cui la piccola versava in gravi condizioni.

L'incontro

Nella saletta di rappresentanza dello stadio San Paolo il presidente ha chiesto alla piccola "Come va?", dopo averla baciata ed abbracciata. "Meglio, fortunatamente", è stata la risposta dei presenti. Nella saletta c'erano anche il presidente della Camera, Roberto Fico, il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, il presidente del Coni, Giovanni Malago', il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, e il presidente della Federazione sport universitari, Oleg Matytsin.

Chi è la piccola Noemi

La sparatoria in cui è rimasta coinvolta Noemi è avvenuta nel pomeriggio del 3 maggio, all'angolo tra piazza Nazionale e via Acquaviva. L'obiettivo del killer era Salvatore Nurcaro, pregiudicato di 32 anni, colpito da sei proiettili e trasportato all'ospedale Loreto Mare in gravi condizioni. I proiettili hanno però raggiunto anche Noemi, che in quel momento si trovava lì in compagnia della mamma, della nonna e di un'amichetta. L'uomo accusato di aver sparato, il 28enne Armando Del Re, si trova in carcere. Il proiettile che ha trapassato i polmoni della piccola, aveva causato una ferita che i medici del Santobono avevano definito, dopo l'intervento chirurgico, "da guerra". La bambina è rimasta per tre settimane attaccata a una macchina che le permetteva di respirare. Poi dai test clinici è emerso che i polmoni erano pronti a riprendere da soli la propria funzionalità. Noemi ha proseguito le terapie all'ospedale, in compagnia dei genitori, che hanno dormito in una piccola foresteria interna al nosocomio pediatrico, poi l'11 giugno è tornata a casa dove sta proseguendo la terapia riabilitativa.

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