E’ in corso un sit-in a cui partecipano una sessantina di persone comproprietarie di un edificio, situato a Terzigno, su cui pende un ordine di abbattimento
E’ in corso un sit-in davanti alla sede del Consiglio regionale della Campania, a Napoli: a manifestare dalla mattina di oggi, martedì 25 giugno, sono una sessantina di persone residenti a Terzigno (Napoli), che abitano uno stabile su cui pende un decreto di abbattimento. Si tratta di 14 famiglie comproprietarie dell’edificio, situato in via Panoramica 48 a Terzigno, acquistato circa 20 anni fa e risultato molti anni dopo abusivo. Gli abitanti rischiano di restare in strada a causa dell’ordine di sgombero e abbattimento che pende sullo stabile e manifestano per riportare l'attenzione delle istituzioni sul caso. Nel marzo scorso il Consiglio regionale della Campania abbia approvato all'unanimità un ordine del giorno - presentato dal capogruppo di Forza Italia Armando Cesaro - che impegnava la Giunta ad attivare tutti gli strumenti utili a garantire il diritto alla casa alle famiglie dello stabile, ritenute in buona fede al momento dell’acquisto.
Lo stop al condono
A suscitare nuova preoccupazione, si apprende da fonti campane di Forza Italia che ha seguito il caso in questi mesi, è stato lo stop all'emendamento al dl Crescita, presentato dal parlamentare di Fi Antonio Pentangelo, che chiedeva l'equiparazione di casi come quello di Terzigno al condono applicato per gli edifici di Ischia colpiti dal terremoto del 2017. Nell'emendamento, firmato da diversi parlamentari di Forza Italia e della Lega, si chiedeva una sanatoria per gli edifici "degli aventi destinazione d'uso residenziale, a condizione che siano stati acquistati in buona fede in base ad un titolo astrattamente idoneo e formalmente valido e risultino regolarmente accatastati da più di vent'anni". L'emendamento è stato però dichiarato inammissibile in commissione, riferiscono da Fi, dal Movimento Cinque Stelle.