Sparatoria a Napoli, i medici: "Per Noemi lieve miglioramento"
CampaniaLa bambina di quattro anni, rimasta gravemente ferita da un proiettile in piazza Nazionale, resta in prognosi riservata. L’ingresso dell’ospedale Santobono invaso da biglietti e peluches
"Lieve graduale miglioramento della funzione respiratoria" per la piccola Noemi: lo rende noto l'ospedale Santobono dopo i nuovi esami cui è stata sottoposta la bimba ferita gravemente nella sparatoria di venerdì scorso in piazza Nazionale a Napoli. "Il nuovo quadro clinico - si legge nel bollettino medico - ha reso possibile la riduzione dell'apporto di ossigeno mediante ventilazione. Continua la sedazione profonda e il monitoraggio continuo di tutti i parametri. La prognosi permane riservata".
I messaggi di affetto
Davanti all’ospedale pediatrico Santobono non si ferma il flusso di persone che lasciano messaggi di sostegno e di solidarietà alla piccola di quattro anni e ai suoi familiari. Tanti anche i bambini che attaccano alle ringhiere del cancello peluches e giocattoli. "Noemi è anche nostra figlia, Napoli è anche questa, Secondigliano è con te, tutti preghiamo per te", è il messaggio riportato su di un nuovo striscione, su cui è presente anche una foto della bimba sorridente, affisso nella notte.
"Ditelo che a Napoli abbiamo il cuore", sono, invece, le parole di un uomo che, lacrime agli occhi, ha appeso un piccolo elefantino di peluche dedicato a Noemi. "Lo devono prendere questo criminale", ha aggiunto prima di risalire in sella al proprio scooter. "Noemi, dai un segno ai tuoi genitori che sei una piccola guerriera e siamo sicuri che uscirai vincitrice, siamo con te, Rione Traiano", è scritto su un altro striscione. Tra la gente cresce anche la rabbia nei confronti delle istituzioni, ritenute in parte responsabili. "I politici si sono visti quasi tutti – ha affermato una donna - la passerella se la fanno, ma poi non cambia niente". Questa sera si svolgerà un rosario, con una fiaccolata.
La sparatoria
La bambina è stata ferita durante una sparatoria avvenuta poco prima delle 17.30 all'angolo tra piazza Nazionale e via Acquaviva venerdì 3 maggio. La piccola era insieme alla nonna, anche lei ferita, quando è rimasta coinvolta in un agguato ai danni di Salvatore Nurcaro, un pregiudicato di 32 anni, colpito da sei proiettili. Domenica scorsa nel luogo dove si è consumata la tragedia, si è tenuto un corteo contro la camorra, a cui ha preso parte anche Antonio Piccirillo, figlio del boss Rosario.