Bellona, sorelline picchiate e lasciate senza cibo: fermati i genitori

Campania
Foto di archivio (ANSA)

Secondo gli inquirenti, le due bimbe, una di tre anni e l'altra di sei mesi, sono state maltrattate dai loro genitori, di 32 e 35 anni. La più piccola avrebbe anche riportato delle fratture agli arti 

Due sorelline, la più grande di tre anni, la piccola di appena sei mesi, sono state maltrattate, picchiate e lasciate senza cibo. Questa è l'accusa mossa nei confronti dei due genitori, di 35 e 32 anni, residenti a Bellona, in provincia di Caserta, e finiti in carcere. Secondo quanto emerso, la più piccola avrebbe riportato delle fratture agli arti causate dalla cosiddetta 'shaking baby syndrome', cioè l'eccessivo e violento scuotimento a cui la bimba sarebbe stata sottoposta quando piangeva. 

Il racconto della bimba

La più grande delle due bimbe, che frequenta l'asilo, ha confidato ad una maestra le violenze fisiche e morali a cui era sottoposta assieme alla sorellina. L'insegnante ha fatto una relazione su quanto raccontato dalla piccola e il documento è stato poi acquisito dagli investigatori della Squadra Mobile della questura di Caserta. L'indagine è partita nel gennaio scorso quando la bimba di tre mesi è finita all'ospedale di Caserta dove i medici hanno scoperto i traumi e le fratture subite, i sanitari hanno così allertato le forze dell'ordine. Peraltro, già a dicembre 2018 la bimba era stata portata in ospedale a Caserta, ma poi era stata dimessa. Le violenze sono proseguite. I due genitori andavano molto d'accordo, ed erano entrambi sempre pronti a coprirsi e a nascondere le violenze perpetrate.

Le indagini

Come un puzzle che si è via via completato, gli inquirenti hanno ricostruito il quadro delle violenze ai danni delle bimbe, legato anche allo stato di grave indigenza dei genitori. Tutti, tra parenti e vicini della coppia, sapevano qualcosa o sospettavano, ma nessuno ha mai denunciato i fatti. L'ordine di arresto è stato emesso dal Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere a seguito dell'inchiesta della Procura e della polizia di Stato.

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