Razzismo, a Serino l’arbitro insulta il portiere. Il presidente ritira la squadra

Campania
A sinistra il portiere Gueye Ass Dia, a destra il presidente Donato Trotta
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Non sarebbe la prima volta che il ragazzo, 25enne senegalese, portiere del Serino, viene insultato da un arbitro. Il presidente della squadra ha chiesto la sospensione del campionato 

"Dobbiamo fermare il campionato". Donato Trotta, presidente del Serino, squadra di calcio della provincia di Avellino, chiede azioni clamorose dopo che l'arbitro, secondo quanto denunciato e riportato da Il Mattino, avrebbe apostrofato il portiere senegalese della squadra dicendo: “Stai zitto, negro”. Trotta, dopo l'espulsione del portiere, che lo ha messo al corrente delle offese, è entrato in campo, ha stretto la mano all'arbitro e ha detto: “Ragazzi, finisce qui. Andiamo via". E ha così ritirato la squadra che milita nel campionato di Promozione.

Il commento del presidente del Serino

"Vedendo il mio calciatore in lacrime mentre si dirigeva negli spogliatoi - spiega Trotta - ho deciso di ritirare la squadra dal campo perché non permetto a nessuno di calpestare la dignità dei miei ragazzi e soprattutto la mia. Penso che questa volta si sia superato il limite e chiedo subito un'indagine federale". Il presidente del Serino riferisce che il portiere Gueye Ass Dia, 25 anni senegalese, da due anni tesserato con il Serino calcio, già l'anno scorso era stato offeso durante la 'chiama' da un arbitro, anche lui di Ariano Irpino, nell'Avellinese, come il direttore di gara che ha diretto la partita di sabato 26.

Gli insulti razzisti

“'Non ti distinguo sulla foto perché sei nero' gli disse la volta precedente l'arbitro” racconta Trotta. Nella partita con il Real Sarno, Ass ha protestato sul pareggio degli ospiti (2-2) concesso dall'arbitro nonostante il fuorigioco segnalato dall'assistente. Il direttore di gara avrebbe risposto alle proteste con l'insulto razzista. Espulsi per proteste subito dopo un difensore, il direttore sportivo e l'allenatore. Come denuncia all'Ansa Trotta "sono sempre più frequenti le discriminazioni e le offese. Dobbiamo fermare il campionato per un turno. Stiamo preparando uno striscione che invieremo a tutte le squadre del girone perché venga esposto negli stadi. Sabato prossimo dovremmo giocare a San Vitaliano, in provincia di Napoli. Se non ci sarà lo stop saremo costretti a scendere in campo, ma sarebbe una vergogna e un atto di inciviltà sociale prima che sportiva".

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