Salerno, uccise il suocero: in appello condannato a 16 anni e 8 mesi

Campania
Foto di archivio (Agenzia Fotogramma)

L’omicidio risale al febbraio 2016 e avvenne in un'abitazione del rione Fornelle. In primo grado a Luca Gentile era stata inflitta una condanna a 20 anni di reclusione 

In appello è stato condannato a 16 anni e 8 mesi di reclusione Luca Gentile per l’omicidio di Eugenio Tura De Marco, il padre della sua fidanzata Daniela, avvenuto la sera del 20 febbraio 2016 a Salerno, in un’abitazione del centro storico della città, nel rione Fornelle. In primo grado, nel settembre 2017, gli era stata inflitta una condanna, con rito abbreviato, a 20 anni. Nell’udienza celebrata, ieri mattina a porte chiuse, il 24enne salernitano ha reso dichiarazioni spontanee, soffermandosi sull'arma del delitto, un coltello da cucina, che a suo dire sarebbe stato fatto scomparire dalla fidanzata, imputata dinanzi alla Corte d'Assise di Salerno per concorso morale in omicidio. Luca Gentile ha sempre sostenuto che il tutto sarebbe scaturito dalle avances che il suocero continuava a fargli. Il suo legale, l'avvocato Luigi Gassani, non appena saranno depositate le motivazioni, depositerà ricorso in Cassazione.  

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