Pompei, sequestrate due società riconducibili al clan Cesarano

Campania
Foto di archivio
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Le attività gestivano un bar intestato formalmente a un prestanome ma, di fatto, di proprietà di Giovanni Cesarano, ritenuto appartenente al clan di 'Ponte Persica'

La guardia di finanza ha sequestrato a Pompei, in provincia di Napoli, due attività commerciali, per un valore complessivo di 120 mila euro, ritenute riconducibili al clan Cesarano. Il decreto di sequestro, eseguito dai militari della compagnia di Castellamare di Stabia, ai sensi del ‘codice antimafia’ è stato emesso dalla sezione per l’applicazione delle misure di prevenzione del Tribunale di Napoli, su proposta della Procura distrettuale antimafia.

Le società gestivano un bar

Le due società, susseguendosi tra di loro, gestivano un bar. Il locale è intestato formalmente a un prestanome ma, secondo le Fiamme Gialle, è di fatto di proprietà di Giovanni Cesarano, già noto alle forze dell'ordine, ritenuto appartenente al clan di 'Ponte Persica'.

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