Napoli, mette guinzaglio alla compagna che vuole lasciarlo: arrestato

Campania
Foto di archivio (Fotogramma)

La donna è stata raggiunta dall'uomo che prima l'ha colpita a pugni e schiaffi e poi le ha messo al collo il guinzaglio del cane facendola svenire 

Ha messo il guinzaglio del cane al collo della sua compagna perché lei lo voleva lasciare. L'uomo è stato arrestato dagli agenti della polizia locale, e giudicato per direttissima è stato condannato a 1 anno e 4 mesi, con pena sospesa. Questo quanto accaduto nei pressi dei Gradoni di Chiaia.

Il racconto dell'aggressione

In ospedale, la donna ha raccontato agli agenti di come il compagno, per gelosia, fosse solito reagire in modo violento. L'ultimo episodio è avvenuto quando lei ha manifestato l'intenzione di volerlo lasciare. La vittima è stata raggiunta in strada dove era in attesa di un taxi. Quindi, secondo quanto ricostruito, è stata strattonata e colpita con pugni e schiaffi. Poi l'aggressore ha preso il guinzaglio del cane e lo ha messo al collo della donna, che è svenuta. La vittima è stata portata in ospedale dove le sono stati riscontrati traumi guaribili in 21 giorni.

L'arresto

Quando gli agenti sono giunti sul posto, l'uomo ha sostenuto che la donna fosse svenuta per un malore e che lui stesse tentando di farla rinvenire. I soccorritori del 118 hanno prestato le prime cure alla vittima per poi portarla in ospedale, l'uomo, invece, è stato condotto, prima in un vicino locale pubblico per sottrarlo all'ira della folla, e poi negli uffici della polizia locale dove è stato identificato. L'aggressore è stato arrestato su disposizione del PM, poi giudicato per direttissima e condannato a un 1 e 4 mesi, con pena sospesa, oltre all'applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima.

Un aiuto alle vittime di violenze

"Il consumarsi in un luogo pubblico delle violenze ha consentito alla Polizia Locale di intervenire", sottolinea l'assessore ai Giovani ed al Patrimonio del Comune di Napoli, Alessandra Clemente. "È importante – prosegue Clemente - che tutte le persone in difficoltà conoscano l'esistenza della 'Stanza dell'Ascolto', del Corpo della Polizia Locale di Napoli, presso la sede dell'Unità Operativa Tutela Minori ed Emergenze Sociali, che come amministrazione comunale abbiamo potenziato e dotato delle più moderne tecnologie per un 'ascolto protetto', in via Alessandro Poerio 21. Un presidio del Comune di Napoli, punto di riferimento, dove incontrare personale qualificato della Polizia Locale – conclude l'assessore - al quale invito tutte e tutti a rivolgersi, a seguito di qualsiasi episodio di violenza, diretta o indiretta, dove rompere, quanto prima, le solitudini ed il silenzio, consentendoci di intervenire anche in collaborazione con le Forze dell'Ordine, fortemente impegnate sul tema".

Le parole di Roberto Calderoli

"E' ripugnante quanto accaduto a Napoli dove un uomo violento e sadico dopo aver pestato l'ex compagna l'ha cinghiata con il guinzaglio del cane trascinandola in strada come una bestia. Una violenza non solo fisica ma anche psicologica, con un'umiliazione forse addirittura più grave delle percosse, più grave degli schiaffi e dei pugni. Purtroppo codice alla mano i reati commessi non sono così gravi e dunque penalmente questo vigliacco ha potuto cavarsela solo con 16 mesi. Purtroppo, perché per uno così servirebbe buttare via la cella della chiave...". Così Roberto Calderoli, vice presidente leghista del Senato, ha commentato la vicenda in una nota.

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