Malato da tempo, era stato protagonista al cinema dell’ultima fase della commedia all’italiana. A teatro aveva interpretato lungo tutta la sua carriera le opere di Eduardo De Filippo
Il mondo del teatro italiano è in lutto: è morto l’attore e regista napoletano Carlo Giuffré. A dicembre avrebbe compiuto 90 anni. Nato a Napoli il 3 dicembre 1928, era malato da tempo. Le sue condizioni si sono aggravate nei giorni scorsi fino al ricovero al San Camillo di Roma dove la scorsa notte è deceduto. Attivo sia a teatro che al cinema, è noto al grande pubblico per le sue interpretazioni delle opere di Eduardo De Filippo e per il sodalizio artistico con il fratello Aldo, deceduto nel giugno del 2010. L’ultima sua apparizione sul palco risale al 2015, con l'adattamento teatrale del film di Steven Spielberg ‘Schindler’s List’. Nel 2007 è stato insignito del titolo di ‘Grande Ufficiale’ dal Presidente della Repubblica. Nel 1971 ha anche presentato il Festival di Sanremo.
Il percorso teatrale di Carlo Giuffré
Diplomato all'Accademia nazionale d'arte drammatica, inizia a lavorare in teatro insieme al fratello Aldo nel 1947. Già nel 1949 la coppia debutta con Eduardo De Filippo, dando il via a una lunga collaborazione: durante tutta la sua carriera metterà in scena, non solo come attore ma anche come regista, commedie come ‘Le voci di dentro’, ‘Napoli milionaria!’, ‘Non ti pago’ e la ‘celeberrima Natale in casa Cupiello’. Nel 1963 entra nella Compagnia dei Giovani lavorando al fianco dei grandi protagonisti del teatro italiano, tra cui Giorgio De Lullo, Rossella Falk, Romolo Valli e Elsa Albani. Partecipa alla rappresentazione di grandi opere del teatro italiano e internazionale come ‘Sei personaggi in cerca d'autore’ di Pirandello, ‘Tre sorelle’ di Čechov, ‘Egmont’ di Goethe. “Iniziò con ‘La fortuna con la F maiuscola’ di Eduardo e Curcio. Poi, scomparso il maestro, il figlio Luca gli concesse via via quasi tutte le commedie”, ricorda commosso Guglielmo Mirra, patron del Teatro Diana di Napoli e produttore di Giuffré per 40 anni. Con Carlo ho avuto un rapporto umano oltre che professionale bellissimo, ci siamo sentiti fino a un mese fa. Oggi uno degli ultimi grandi del teatro ci ha lasciato”.
La carriera parallela al cinema
Fin dagli Anni ’50 Carlo Giuffré non si dedica solo al teatro, ma anche al cinema, divenendo uno dei protagonisti della commedia all’italiana. Importante la sua apparizione sul grande schermo nel 1968 ne ‘La ragazza con la pistola’ di Mario Monicelli. Negli Anni '70 diventa celebre per la partecipazione alle commedie sexy, tra cui ‘La signora è stata violentata!’ del 1973 e ‘La signora gioca bene a scopa?’ del 1974. Nel 2002 invece interpreta il ruolo di Geppetto nel ‘Pinocchio’ di Roberto Benigni. Per quanto riguarda la televisione ha recitato in diversi film tv e sceneggiati, tra cui e 'I Giacobini' diretto da Edmo Fenoglio nel 1962.
De Magistris: “Scompare un artista vero”
Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris “esprime a nome dell’intera città il profondo cordoglio per la scomparsa dell’attore Carlo Giuffré. Ci lascia un grandissimo artista molto amato dal grande pubblico anche per il sodalizio artistico con il fratello Aldo, scomparso nel 2010. Lo ricordiamo per i ruoli accanto a Eduardo De Filippo, nelle tante commedie napoletane e per i numerosi film e le fiction nelle quali ha lavorato fino a pochi anni fa. Scompare un artista vero, un grande napoletano. Il teatro napoletano è in lutto”. Anche l’assessore alla Cultura e al Turismo di Napoli Nino Daniele ha voluto ricordare l’attore scomparso: “La perdita di un così grande e popolare attore come Carlo Giuffré lascia un enorme vuoto. Immensa tristezza per un mattatore che in scena donava senza risparmio emozioni e felicità. Faceva con semplicità le cose più difficili. È ciò che si definisce innato talento e studio rigoroso”.