Avellino, procura chiede rinvio a giudizio per moglie e figlie De Mita
CampaniaAnna Maria Scarinzi è accusata di truffa e malversazione. Le donne sono finite insieme ad altre sette persone nell’inchiesta Aias-Noi con Loro
Chiesto il rinvio a giudizio per Anna Maria Scarinzi, moglie dell’ex presidente del Consiglio Ciriaco De Mita, e per le sue figlie, Simona e Floriana. Le donne sono finite insieme ad altre sette persone nell’inchiesta Aias-Noi con Loro, coordinata da Vincenzo D’Onofrio, procuratore aggiunto di Avellino. Sono indagate a vario titolo per peculato, riciclaggio, malversazione e truffa aggravata nei confronti dello Stato. L’udienza preliminare è fissata per il 6 marzo 2019 davanti al Gup del tribunale di Avellino.
Nel mirino alcune fatture
Anna Maria Scarinzi, in qualità di presidente dell’associazione Noi con Loro, è accusata di truffa per una serie di fatture per 817 mila euro: secondo la procura sarebbero state pagate a un bar e a una società informatica senza che ci fosse alcuna corrispondenza con i servizi offerti. Anche per i due titolari è stato chiesto il rinvio a giudizio. Alle figlie sarebbero state liquidate, invece, fatture per consulenze ritenute dall’accusa inappropriate, oltre che mai effettivamente portate a termine.
Altri sette indagati
Lo scorso maggio la procura avellinese aveva chiesto e ottenuto il sequestro dei loro conti correnti. Dal 1995 l’associazione presieduta dalla moglie di De Mita svolge attività riabilitative e socio-sanitarie, attraverso la onlus Aias, presso la struttura sorta su un’area ceduta gratuitamente dal comune di Avellino. Nel mirino della procura sono finiti anche quasi sette milioni di erogazioni ottenute dalla regione Campania, oltre ai cinque milioni di debiti accumulati nei confronti di Inps ed Equitalia. Gli altri indagati per i quali è stato chiesto il processo sono Gerardo Bilotta (ex presidente di Aias), Luca Catallo, Antonio Nigrelli, Anna Maria Preziuso, Carmine Preziuso, Marco Preziuso e Massimo Preziuso.