SkyTG24 ai seggi a Yangon. L’opposizione: “Elezioni farsa”. L'Onu: “Né libere, né giuste”
La guerra civile devasta ancora intere parti del Paese, che la giunta non controlla. Eppure, i militari hanno deciso di indire elezioni in Myanmar, per la prima volta dopo il colpo di Stato del 1° febbraio 2021, quando i militari hanno rovesciato il governo democraticamente eletto di Aung San Suu Kyi, isolando il Paese sul piano internazionale e aprendo una fase di conflitto permanente. Soltanto pochi giornalisti internazionali sono in queste ore in Myanmar per seguire lo svolgimento del voto, in più fasi. Dopo il fallimento delle proteste di massa del 2021, i gruppi ribelli e le milizie etniche non hanno mai smesso di combattere la giunta e oggi controllano oltre il 60 per cento del territorio.
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