
Esattamente cinque anni fa il Regno Unito usciva formalmente dall’Unione europea, a seguito dell’esito del referendum del 2016 in cui il partito del “Leave” ottenne la maggioranza dei voti, con circa il 52% delle preferenze rispetto al 48% del “Remain”.
Sono passati cinque anni dalla Brexit e il bilancio non è così positivo se si analizza la situazione attuale in comparazione alle due principali promesse che erano state fatte.
La prima promessa del “Leave” riguardava la riacquisizione dei confini, con una stretta all’immigrazione, sia legale sia illegale. Tuttavia, calcolando il rapporto tra il movimento di persone in entrata e quella in uscita dal Paese, si nota come l’immigrazione netta abbia raggiunto il record di 900.000 persone nel 2023 e ora fatichi a scendere. Inoltre, l'emigrazione degli europei è stata abbondantemente rimpiazzata da altre nazionalità, come quella cinese, indiana, pachistana e vietnamita.
La seconda promessa, sostenuta durante la propaganda pro Brexit, riguardava i fondi dati precedentemente a Bruxelles, che, in teoria, sarebbero serviti per risollevare il sistema sanitario pubblico in declino da ormai tanti anni. L’NHS, infatti, continua a faticare nel rimpiazzare il personale europeo (medico e infermieristico) che se n’è andato: molti professionisti britannici hanno scelto l’estero per avere stipendi più alti e ritmi meno stressanti. Per questo motivo il nuovo governo laburista ha promesso ai cittadini una riforma decennale, con l’obiettivo di ridurre le lunghissime liste di attesa e agevolare le persone che spesso hanno difficoltà a vedere di persona il proprio medico di base.
Per quanto riguarda poi il lato economico, secondo uno studio della London School of Economics, le esportazioni del Regno Unito sono calate di 27 miliardi di sterline, ovvero circa 32,5 miliardi di euro, solo nel 2022. Nel 2023, Bloomberg Economics ha stimato che il Regno Unito avrebbe subito una perdita di produzione di 100 miliardi di sterline all'anno a causa dell'uscita dall'UE, che è costata al Paese ben 30,2 miliardi di sterline.