Non solo Afd: Sahra Wagenknecht e l’ascesa della sinistra conservatrice

Le elezioni dei Lander di Sassonia e Turingia hanno decretato l’ascesa e la consacrazione dell’Alleanza Sahra Wagenknecht , classificatasi in entrambi gli Stati dell’Est della Germania come prima formazione di sinistra. L’ascesa di Sahra Wagenknecht Bsw ha conquistato il 12% in Sassonia e il 15,6% in Turingia, svuotando la base di consensi della sinistra di Die Linke grazie ad un'agenda che coniuga impostazioni tradizionali della sinistra in campo ideologico a una visione sociale marcatamente conservatrice. La piattaforma do Bsw è proiezione diretta della visione della sua fondatrice, la 55enne Sahra Wagenknecht, vero exploit di queste elezioni e astro in ascesa della scena politica tedesca. Deputata dal 2009, un dottorato in microeconomia a Chemnitz completato nel 2012, Wagenknecht è riuscita a drenare consensi dal suo ex partito Linke, da cui è uscita a fine 2023. L’uscita dalla Linke è stata l’ultima svolta della carriera di una leader che ha sempre avuto la politica come orizzonte primario di riferimento. Nata a Jena, nell'allora Germania Est, nel 1969, figlia di madre tedesca e di padre iraniano, che l'ha abbandonata all'età di soli tre anni, studentessa di filosofia a Jena e Berlino laureatasi a Groningen con una tesi sulla lettura di Hegel da parte di Karl Marx, Wagenknecht è politicamente figlia della sua formazione maturata negli ultimi anni della Repubblica Democratica Tedesca. Cresciuta nella gioventù del Partito Socialista Unificato al potere negli ultimi mesi della Ddr, nel 1989, ne ha seguito la traiettoria dopo la riunificazione aderendo all’ala più ortodossa marxista-leninista del suo erede, il Partito del Socialismo Democratico . Sempre in prima linea contro la demonizzazione dell’ex regime comunista e mai restia a combattere su temi divisivi, nel 2004 è stata eletta eurodeputata per il Pds e nel 2007 ha partecipato alla sua confluenza nella Linke, il cui co-fondatore Oskar Lafontaine è, dal 2011, il suo compagno di vita. Eletta deputata nel 2009, siede da allora al Bundestag dove è stata portavoce della Linke per la politica economica e, dal 2015 al 2019, capogruppo al Bundestag, affermandosi come una delle figure di punta del partito fino alla recente scissione. L’uscita di Bsw dalla Linke è stata accelerata, secondo la deputata, dall’eccessiva attenzione riservata dalla sinistra tradizionale tedesca a temi lontani dal senso comune della popolazione tedesca. Nel suo discorso sono centrali gli attacchi alla visione di socialdemocratici e Verdi, oggi al governo a Berlino, sull'ambientalismo, ritenuto fonte di de-industrializzazione, e sull'eccessiva focalizzazione sul tema dei diritti civili. Un'agenda su cui Wagenknecht ritiene che suo ex partito si sia appiattito, perdendo di vista i veri problemi delle persone. Teorie e posizioni compendiati già nel 2021 nel libro “Gli ipocriti”, un j’accuse dal titolo eloquente contro la Sinistra liberal divenuto un caso letterario che ha reso, grazie ai diritti d’autore, la Wagenknecht la politica più ricca del Bundestag, con un patrimonio dichiarato nel 2023 di 3 milioni di euro. L’inseguimento alla destra Negli anni, l’attenzione di Wagenknecht si è spostata su un populismo anti-sistema che, di fatto, insegue sul proprio terreno la destra nazional-conservatrice. Un trend che si è manifesta in almeno tre temi: immigrazione, Covid-19 e guerra in Ucraina. Sul primo fronte, la ex deputata sostiene che l'immigrazione di massa vada fermata per non creare competizione salariale al ribasso. Che i sussidi sociali vadano condizionati a requisiti di residenza o cittadinanza per evitare di lasciare indietro la fascia più povera della popolazione. Insomma, il classico argomento dell’ultimo visto come minaccia per il penultimo riletto in chiave di estrema sinistra. Inoltre, dopo aver contrastato lockdown e politiche vaccinali sul Covid-19, Wagenknecht ha preso una posizione netta sulla guerra in Ucraina, dichiarandosi contraria a ogni assistenza militare a Kiev. La sua agenda di inseguimento della destra ha pagato in Germania Est, terreno fertile per la contestazione anti-sistema, ma resta da vedere se potrà sfondare nel resto del paese. Indubbiamente però l’ascesa di Bsw va osservata con attenzione per capire il livello di frattura tra l’est e l’ovest del paese, in un contesto in cui estrema destra e estrema sinistra sembrano confondersi l’una nell’altra.

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