Difesa ed export di armi, come la Cina mette le mani sull'Africa

In un’Africa sempre più strategica per le grandi potenze la Cina esercita un’influenza crescente. Negli ultimi anni, in seguito a crisi e conflitti, il deteriorarsi del panorama della sicurezza del continente, soprattutto in Africa subsahariana, ha spinto Pechino a potenziare la sua proiezione. E a porsi come punto di riferimento. Durante il recente Summit del Forum sulla cooperazione Cina-Africa i leader dei paesi africani si sono riuniti a Pechino per discutere di politiche e accordi di cooperazione, evidenziando l'impegno di Pechino a rimanere il più grande finanziatore e investitore del continente. Il motto della FOCAC è ambizioso: “Unire le mani per promuovere la modernizzazione e costruire una comunità Cina-Africa di alto livello con un futuro condiviso". Per concretizzarlo, oltre all’economia un settore chiave di dialogo è la sicurezza. Pechino ha promesso 50 miliardi di dollari nei prossimi tre anni di aiuti all'Africa, con 140 milioni di dollari dedicati alla cooperazione in materia di sicurezza. Su questo fronte Pechino segue una strategia in tre parti: potenziare l'addestramento militare e la cooperazione con vecchi e nuovi partner, aumentare i trasferimenti di armi e rafforzare il proprio settore di sicurezza privato. L' esercitazione Peace Unity 2024 , un'esercitazione antiterrorismo con Tanzania e Mozambico, ha evidenziato a tal proposito la pianificazione della diplomazia militare di Pechino. Questa serie di esercitazioni militari promuove non solo le vendite di hardware militare cinese, ma anche una più profonda integrazione della sicurezza tra Pechino e i Paesi del continente. La proiezione cinese è anche militare Inoltre, la Cina vede l'istruzione e la formazione del personale militare straniero come un'opportunità per promuovere il suo modello di governance, sviluppare legami più stretti con eserciti e governi stranieri e costruire una comprensione condivisa della sicurezza. Questa strategia a lungo termine sta già dando i suoi frutti, con diversi dei principali generali africani che hanno ricevuto la loro formazione in Cina. A questo proposito, il centro di addestramento militare costruito dai cinesi in Tanzania evidenzia non solo la crescente influenza militare della Cina nel paese, ma anche la sua intenzione di estendere la sua presenza Dopo anni in cui la proiezione economica la faceva da padrone, la Cina ha accelerato la diversificazione delle sue politiche verso l’Africa subsahariana. Ad esempio negli ultimi anni, i trasferimenti di armi di Pechino nella regione hanno superato quelli della Russia, leader storico in questo campo. La Cina, con una quota di mercato del 19%, tra il 2019 e il 2023 ha rafforzato la sua posizione come fornitore di armi, scavalcando Russia e Stati Uniti e balzando ai primi posti della classifica. L'Africa compra armi cinesi Dalle armi leggere ai mezzi di trasporto truppe, sono numerosi i settori dove l’export militare cinese rappresenta una voce importante degli acquisti a sud del Sahara. Di recente , Senegal , Costa d'Avorio , Mauritania e Benin hanno ricevuto veicoli blindati cinesi, mentre Nigeria e Repubblica Democratica del Congo hanno acquisito il veicolo aereo senza pilota Cai Hong modello 4 adatto per missioni a lungo raggio ad alta quota, seguendo le orme di Marocco, Egitto e Algeria. Nella competizione per il predominio nel mercato dei droni armati, la Cina si sta scontrando direttamente con la Turchia. Le recenti esercitazioni militari nella regione, l'aumento del trasferimento di armi e il nuovo impegno a investire nella sicurezza dell'Africa, evidenziano il percorso che la Cina seguirà verosimilmente nei prossimi anni: sostenere i partner di sicurezza locali nelle operazioni antiterrorismo e nelle misure antipirateria, promuovere la difesa portuale congiunta e le pattuglie marittime , espandere il trasferimento di equipaggiamento militare e rafforzare gli scambi militari. Anche se Pechino è disposta ad adeguare la sua politica di non interferenza decennale, la capacità limitata della base militare cinese a Gibuti potrebbe non essere sufficiente a supportare operazioni estese in Africa. Di conseguenza, la professionalizzazione delle forze di sicurezza locali ha ottenuto un notevole sostegno nei circoli di sicurezza cinesi. Nel frattempo, la crescente presenza di società di sicurezza private cinesi in Africa, che forniscono servizi che vanno dalla protezione marittima alla sicurezza personale ravvicinata, viene utilizzata per colmare le lacune prima che Pechino sia pronta ad aumentare il suo coinvolgimento diretto.

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