Dopo lo slittamento del voto sui 6 vicepresidenti esecutivi della Commissione europea, tra cui Raffaele Fitto. L'incontro tra la presidente Ursula von der Leyen e i capigruppo di Ppe, Socialisti e Renew non ha portato i risultati sperati. E la stessa Commissione a guida von der Leyen è a rischio
È rottura sulle nomine Ue e la Commissione a guida von der Leyen è ora a rischio. A Bruxelles continua lo stallo intavolato da popolari, socialisti e liberali sulle nomine dell’esecutivo e dei 6 vicepresidenti, tra cui l’italiano Raffaele Fitto.
L'incontro tra la presidente Ursula von der Leyen e i capigruppo di Ppe, Socialisti e Renew si è risolto con un nulla di fatto, anzi. Nella serata è arrivato lo strappo: fonti del gruppo dei Socialisti Ue hanno fatto sapere che “si è rotta completamente la fiducia con il Ppe, non c'è più. Fitto non avrà i voti dei socialisti in commissione Affari Regionali, in nessun caso. Non è una questione spagnola, né un problema con l'Italia o con Fitto, ma un problema con l'estrema destra"
Le reazioni italiane
"Quello che sta facendo il Pd è vergognoso e sconcertante", commenta Nicola Procaccini, copresidente del gruppo dei Conservatori, di cui Fratelli d’Italia è parte, sull’opposizione dem espressa da vari membri del partito alla vicepresidenza esecutiva di Raffaele Fitto nella commissione presieduta da von der Leyen: "un atto contro l’Italia".
"Come Lega non abbiamo votato la Commissione Von der Leyen al primo giro e non la voteremo al secondo. Fitto e qualche altro commissario sono in gamba e conto che non vengano travolti dallo scontro politico", ha detto invece il vicepremier e ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini ai microfoni di '24 Mattino'. "Certo è che così la Commissione parte debolissima. Se in Europa si litiga e Trump parte con le idee chiare, questo significa che l'Ue perde altro tempo e forse sarebbe il caso di ripensare a tutto quanto".
"Tifo sempre per l'Italia. Nonostante Giorgia Meloni abbia dimostrato tutto il suo trasformismo in Europa, avere una vicepresidenza nella Commissione Ue è nell'interesse del paese", commenta invece la senatrice di Italia Viva Raffaella Paita, coordinatrice nazionale del partito. "Raffaele Fitto ha dimostrato di avere senso delle istituzioni e il profilo giusto per occupare quel posto. Noi abbiamo una postura istituzionale ben diversa da Meloni. Ci ricordiamo infatti la guerra dell'allora leader di Fratelli d'Italia contro Paolo Gentiloni. Ora come allora è in ballo il prestigio dell'Italia".