Kabul parteciperà alla conferenza mondiale sul clima che si aprirà lunedì in Azerbaigian. Il vertice però rischia di essere disertato dai maggiori leader internazionali
L'Afghanistan prenderà parte alla Cop29, la conferenza mondiale sul clima, che si terrà in Azerbaigian a partire da lunedì. L'annuncio è stato fatto dal governo di Kabul, e si tratta della prima partecipazione del Paese all'evento internazionale dalla presa del potere da parte dei talebani, avvenuta nell'agosto 2021. Il portavoce del Ministero degli Affari Esteri afghano, Abdul Qahar Balkhi, ha confermato la presenza di una delegazione governativa a Baku. I talebani, che non sono riconosciuti a livello internazionale come autorità legittime dell'Afghanistan, continuano a chiedere di essere inclusi nelle discussioni internazionali sul clima, perché il Paese è il sesto più vulnerabile al cambiamento climatico.
Assenti i maggiori leader internazionali: da Xi Jinping a Biden
Se da un lato al vertice ci sarà la rappresentanza di Kabul, dall'altro alla Conferenza delle Nazioni Unite sul Clima c'è il rischio di molte defezioni dei leader più importanti al dibattito sul riscaldamento globale per circostanze più o meno sfortunate. Le elezioni americane, per esempio, mettono di fatto fuori gioco Biden (assente comunque anche lo scorso anno). La delegazione statunitense sarà guidata da John Podesta, attuale consigliere senior del presidente per la politica climatica internazionale. Ma non ci saranno neanche Xi Jinping, e tanto meno Vladimir Putin, sostituito dal primo ministro Mikhail Mishustin. Così come il premier giapponese Fumio Kishida, l’australiano Anthony Albanese e il canadese Justin Trudeau. Quest'anno non sarà presente neanche il leader brasiliano Lula, icona degli ambientalisti, a seguito di un trauma cranico il mese scorso. Il suo paese dovrebbe ospitare la Cop30 a Belem l'anno prossimo. Sul fronte europeo sembra quasi certo che non parteciperà la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, impegnata nella preparazione del suo secondo mandato che dovrebbe iniziare il 1 dicembre. A capitanare la delegazione europea sarà il commissario per il Clima Wopke Hoekstra.
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Assenti anche Macron, Scholz e Re Carlo
Il presidente francese Emmanuel Macron non parteciperà, complici i rapporti tesi con Baku dopo la condanna di Parigi all'offensiva azera contro i separatisti armeni nel Karabakh. Anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz mancherà, in seguito al crollo della sua coalizione di governo. Re Carlo del Regno Unito, sebbene convalescente per un tumore, non sarà presente poiché il governo britannico ha scelto di non nominarlo rappresentante, nonostante il suo storico impegno per il clima. Infine, il primo ministro della Papua Nuova Guinea, James Marape, boicotterà il vertice definendolo "una totale perdita di tempo", criticando l'inerzia delle grandi nazioni nel supportare le vittime del cambiamento climatico.