Quanti sono i minori senza dimora in Europa?

Vivere per strada o in rifugi, baracche, ripari di fortuna o abitazioni sovraffollate: l’esclusione abitativa prende molte forme e rende complesso determinare il numero esatto di persone senza dimora in Europa. Tra queste, come ricorda il report IX Overview of Housing Exclusion in Europe, ci sono anche numerosi minori. “Una situazione inaccettabile in una delle regioni più prospere del mondo”, scrivono gli autori dello studio, che raccoglie e sistematizza i dati raccolti dai singoli Paesi europei. Una situazione che “è doppiamente dannosa per i bambini: non solo i molteplici effetti negativi della mancanza di una casa o delle scarse condizioni abitative influenzano il loro presente, ma possono anche ostacolare le loro prospettive e opportunità future”. Europa, 3 su 10 senza dimora sono minori Così come per gli adulti, anche il conteggio dei minori senza dimora è un compito complesso a causa di diversi fattori, tra cui la mancanza di metodi e processi condivisi tra i diversi Paesi europei. Tenendo in considerazione queste specificità, gli autori del report hanno provato a stimare il numero complessivo dei giovani senza dimora in Europa partendo da una raccolta dati puntuale svolta in 6 Paesi, secondo la quale i casi di homelessness tra chi ha meno di 18 anni sono 150.844. Questo dato è stato poi confrontato con il numero totale delle persone minorenni presenti nei 6 Paesi presi in esame ottenendo un tasso medio di persone senza dimora sulla popolazione totale dello 0,4%.Il tasso è stato poi applicato all’intera popolazione minorenne europea per determinare la stima finale di circa 400mila minori senza dimora in Europa. Rispetto al totale delle persone senza dimora in Europa, che secondo gli autori del report è di circa 1,2 milioni di individui, i minori rappresentano il 31% del totale. In Italia, dei 96.197 individui identificati come senza dimora durante il censimento della popolazione condotto dall'Istat nel 2021, 12.804 erano minori, ovvero il 13% del totale. Quasi due su cinque di questi minori erano di nazionalità straniera, e quasi la metà era concentrata nelle tre città più grandi: Roma, Milano e Napoli. La Federazione Italiana degli Organismi per le Persone Senza Dimora ha anche condotto un'indagine tra i suoi membri all'inizio del 2024 per valutare la situazione. Su 31 organizzazioni, 16 hanno segnalato la presenza di bambini che vivevano per strada nelle aree in cui operavano, principalmente nelle regioni settentrionali. La maggior parte di questi bambini, indipendentemente dal fatto che fossero non accompagnati o vivessero per strada con le loro famiglie, era di nazionalità straniera e proveniva da Paesi non appartenenti all'Unione Europea. Più a rischio in Bulgaria, Spagna e Romania Di fronte a questi dati, è utile tenere a mente che l'esclusione abitativa non è un fenomeno isolato, ma che si produce in molti casi in seguito a un periodo più o meno prolungato in cui le persone vivono a rischio di povertà o di esclusione sociale. Secondo Eurostat, nel 2023 il numero di giovani europei sotto i 18 anni a rischio di povertà o esclusione sociale sfiorava i 20 milioni: tra questi, il 27,9% aveva meno di sei anni, il 33,4% aveva tra i sei e gli undici anni, e il 38,7% aveva tra i dodici e i diciassette anni. I tassi di rischio di povertà o esclusione sociale tra i minori erano particolarmente elevati in Bulgaria , Spagna e Romania .Tuttavia, queste percentuali non riguardano tutti i gruppi d'età in modo uniforme: in Romania, ad esempio, dei 1,36 milioni di bambini a rischio di difficoltà socio-economiche nel 2023, la metà aveva tra i 12 e i 17 anni. Al contrario, in Germania, Ungheria e Cipro, la maggior parte dei bambini colpiti aveva meno di sei anni. Il legame tra sovraffollamento ed esclusione abitativa Il sofravvollamento delle case è uno dei principali fattori che contribuiscono all’esclusione abitative dei minori e delle loro famiglie: nella definizione dell’Eurostat, questa condizione si verifica quando un alloggio non dispone di un numero minimo di stanze in relazione alla composizione del nucleo familiare. Nel 2023, un quarto dei minori nell'Unione Europea viveva in condizioni di sovraffollamento, con un'incidenza ancora maggiore tra i bambini sotto i sei anni. La situazione variava notevolmente tra i paesi membri: in Lettonia e Bulgaria, oltre la metà dei minori viveva in condizioni abitative inadeguate, con picchi del 61,1% in Romania. Al contrario, a Malta, Cipro e nei Paesi Bassi, meno del 5% dei bambini era interessato dal fenomeno. La composizione familiare influenzava significativamente il tasso di sovraffollamento: le famiglie monoparentali e quelle numerose con tre o più figli erano le più colpite.