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Papa Francesco: "Ho chiesto la liberazione di Aung San Suu Kyi in Myanmar"

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"Ho offerto il Vaticano per accoglierla nel nostro territorio", ha detto Bergoglio durante gli incontri privati avuto con i suoi confratelli gesuiti durante il suo ultimo viaggio apostolico in Asia e Oceania

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"Sono stato in Myanmar e lì ho parlato con la signora Aung San Suu Kyi, che era primo ministro e che adesso è in carcere. Io ho chiesto la liberazione della signora Aung San Suu Kyi e ho ricevuto il figlio a Roma. Ho offerto il Vaticano per accoglierla nel nostro territorio". Lo spiega Papa Francesco nelle conversazioni che ha avuto in privato con i fratelli gesuiti di Indonesia, Timor Est e Singapore durante il suo ultimo viaggio che sono stati anticipati, in alcuni stralci, dal Corriere della Sera. Il testo integrale, raccolto e trascritto da padre Antonio Spadaro, sarà pubblicato da Civiltà Cattolica.  "In Myanmar oggi non si può stare in silenzio: bisogna fare qualcosa! - prosegue il Santo Padre -. Il futuro del tuo Paese deve essere la pace fondata sul rispetto della dignità e dei diritti di tutti, sul rispetto di un ordine democratico che consenta a ciascuno di dare il suo contributo al bene comune". 

"Sono vecchio, mi riposo pregando"

"Mi alzo presto perché sono vecchio. Dopo il riposo, che mi fa bene, mi alzo verso le 4, poi alle 5 comincio la preghiera: dico il breviario e parlo al Signore. Se la preghiera è un po', diciamo così, noiosa, allora dico il rosario". Così Papa Francesco negli incontri privati avuto con i suoi confratelli gesuiti durante il suo ultimo viaggio apostolico in Asia e Oceania. Alcuni stralci della conversazione avuta in Indonesia, Timor Est e Singapore sono stati anticipati dal Corriere della Sera. Il testo integrale sarà pubblicato da Civiltà Cattolica. "Poi vado al Palazzo per le udienze. Poi pranzo e mi riposo un po'. A volte - continua il Pontefice - davanti al Signore faccio una preghiera silenziosa. Prego, celebro l'Eucaristia, certo". Francesco aggiunge di pregare "semplicemente". "Alcune volte mi addormento nella preghiera. E questo, quando capita, non è un problema: per me è un segnale che sto bene con il Signore! Mi riposo pregando. Non lasciare mai la preghiera!", conclude.

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