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Guerra Israele, 274 morti negli attacchi nel sud Libano. Colpita Beirut. LIVE

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"Gli attacchi israeliani su località e villaggi nel sud del Libano hanno provocato 274 morti, tra cui 21 bambini, e più di mille feriti". Così il governo locale, mentre migliaia di libanesi sono in fuga. Per il premier Mikati l'aggressione si tratta di "una guerra di sterminio". Hezbollah ha affermato di aver colpito due basi israeliane "con decine di razzi" in risposta ai raid odierni. "Israele sta indagando sulla possibilità che il leader di Hamas sia stato o meno ucciso a Gaza": lo scrivono i media israeliani

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LIVE

Israele: "Il Capo di Stato Maggiore approva gli attacchi contro obiettivi Hezbollah in Libano dal Centro operativo sotterraneo del quartier generale dell'IDF. Oggi sono stati colpiti più di 300 obiettivi di Hezbollah"

Beirut, sale a 54 morti bilancio raid israeliano di venerdì contro Hezbollah

E' di 54 morti il nuovo bilancio ufficiale del raid israeliano di venerdì scorso che ha preso di mira Hezbollah nella periferia sud di Beirut. Lo riferiscono i media libanesi sulla base delle ultime notizie confermate dal ministero della Salute di Beirut. Cinque persone risultano tuttora disperse. 

Idf: "Hezbollah voleva lanciare un missile da una casa civile"

Alcune settimane fa Hezbollah aveva pianificato di sparare un missile da crociera da un'abitazione civile ed è stato fermato poco prima del lancio. E' quanto ha affermato il portavoce delle forze armate israeliane, Daniel Hagari, presentando in una conferenza stampa documentazione fotografica e video. "Hezbollah immagazzina missili da crociera, razzi e Uav all'interno di case civili con il via libera della popolazione libanese, mettendo così in pericolo i cittadini che vivono nel villaggio", ha affermato Hagari, mostrando con l'aiuto di immagini il "metodo di Hezbollah per nascondere un missile da crociera all'interno di una casa. I terroristi creano un'apertura designata nell'edificio per il lancio del missile". In questo caso, "poco prima del lancio, con un attacco preciso, l'Idf ha eliminato i terroristi e l'infrastruttura per lanciare il missile". "Consigliamo ai civili dei villaggi libanesi situati all'interno e accanto a edifici e aree utilizzati da Hezbollah per scopi militari, come quelli utilizzati per immagazzinare armi, di allontanarsi immediatamente dal pericolo per la propria sicurezza", ha esortato il portavoce dell'Idf. 

Hamas, 41.455 morti dall'inizio della guerra a Gaza

Il ministero della Salute nella Striscia di Gaza, gestito da Hamas, afferma che il bilancio dei morti dall'inizio della guerra è salito a 41.455.

Media: "Sinwar non ha scritto di suo pugno ultimi messaggi"

Funzionari dell'intelligence israeliana, citati in forma anonima dalla radio militare ritengono che i recenti messaggi attribuiti al capo di Hamas, Yahya Sinwar, non siano stati scritti personalmente da lui. In particolare, si fa riferimento ai messaggi di congratulazioni inviati al presidente algerino Abdelmadjid Tebboune, dopo la sua vittoria elettorale, e ai ribelli Houthi a seguito di un attacco missilistico contro Israele. Secondo la radio militare questi messaggi sono stati redatti da un altro funzionario di Hamas a nome di Sinwar, e non direttamente da lui.

Ministero della Sanità libanese: 100 morti in raid israeliani

Il ministero della Sanità libanese ha annunciato in un nuovo rapporto che 100 persone sono state uccise e più di 400 ferite in intensi attacchi israeliani nel sud del Paese, il bilancio più pesante in quasi un anno di violenza. "Secondo gli ultimi dati, gli attacchi israeliani su città e villaggi del sud hanno provocato 100 morti e più di 400 feriti, tra cui bambini, donne e soccorritori", ha dichiarato il ministero in un comunicato. Un precedente rapporto indicava un bilancio di 50 vittime. 

Media: "Fonti israeliane ritengono per ora che Sinwar sia vivo"

Fonti della sicurezza riferiscono che Yahya Sinwar, il principale leader di Hamas nella Striscia di Gaza, è stato fuori contatto per un po' di tempo, il che ha spinto a indagare sulla causa del suo silenzio. Le valutazioni attuali, secondo quanto riferisce Israel Hayom che cita fonti della sicurezza, indicano tuttavia che Sinwar sia vivo e stia usando ostaggi come scudi umani. Le autorità comunque stanno esplorando anche altri scenari, in particolare data la recente campagna di bombardamenti di Israele che ha preso di mira i tunnel nelle aree in cui si ritiene che Sinwar si nasconda. Al momento non ci sono altre conferme, né una posizione ufficiale dell'Idf sul tema. 

Massima autorità sciita Iraq: fermare aggressione al Libano

Il grande ayatollah Ali Sistani, massima autorità religiosa sciita in Iraq e nel mondo, chiede  di "fermare l'aggressione" al Libano: ha invitato a "fare tutti gli sforzi possibili per fermare la barbara aggressione" contro il Libano. Evocando in un comunicato "i giorni difficili che sta attraversando il popolo libanese, sempre più esposto alla brutale aggressione di Israele", l'ayatollah Ali Sistani invita a "esercitare tutti gli sforzi possibili". Secondo una dichiarazione sul suo sito web, invita "i credenti" a "contribuire ad alleviare le sofferenze" dei libanesi e "a rispondere ai loro bisogni umanitari". 

Beirut, 50 morti negli attacchi israeliani nel sud Libano

Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che 50 persone sono morte negli attacchi israeliani nel sud del Paese. 

Hezbollah, lanciate decine razzi contro nord Israele

Hezbollah ha rivendicato il lancio di decine di razzi sul nord di Israele nell'ultima ora. Il gruppo sciita filo-iraniano ha affermato di aver preso di mira basi militari vicino a Safed, così come una struttura appartenente alla società di difesa Rafael vicino ad Haifa.

Peskov, preoccupazione per situazione Israele-Hezbollah

La situazione tra Israele ed Hezbollah, con il forte rischio di un'escalation, è fonte di grave preoccupazione per il Cremlino. Lo ha affermato il portavoce Dmitri Peskov. "In effetti, la situazione si è deteriorata praticamente ogni giorno, si sta rapidamente deteriorando e le tensioni e l'imprevedibilità stanno aumentando, il che è fonte di estrema preoccupazione".

Beirut lavora per bloccare le chiamate israeliane di evacuazione

Circa 60.000 chiamate in tutto il Libano hanno riprodotto un messaggio preregistrato che intimava alle persone di evacuare le proprie case: lo ha affermato Imad Kreidieh, presidente di Ogero che gestisce l'infrastruttura delle telecomunicazioni libanese. "Quello che stanno facendo gli israeliani è inviare un mucchio di registrazioni vocali automatiche tramite operatori internazionali, il sistema non le riconosce come chiamate israeliane, la maggior parte di esse sono generate come chiamate provenienti da un Paese amico", ha detto Kreidieh al Guardian, sottolineando che si tratta di una "vecchia tecnica" utilizzata da Israele anche durante la guerra del luglio 2006 con Hezbollah. Ogero ha "individuato la fonte delle chiamate e le fermerà", ha affermato Kreidieh. 

Mosca, estrema preoccupazione per la situazione in Medio Oriente

Il  Cremlino ha espresso "estrema preoccupazione" per la situazione in  Medio Oriente parlando di una "situazione che si sta deteriorando ogni  giorno": lo afferma il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, alla domanda  se Mosca teme un'escalation del conflitto tra Israele ed Hezbollah. Lo  riporta la Tass. "Certo, la situazione si sta deteriorando ogni giorno.  Le tensioni stanno aumentando. L'imprevedibilità è in aumento. Questo è  oggetto di estrema preoccupazione da parte nostra", ha detto Peskov  secondo la Tass.

Beirut, ospedali est-sud sospendano interventi non urgenti

Il ministero della Salute del Libano ha ordinato agli ospedali del sud e dell'est di sospendere tutti gli interventi chirurgici non urgenti per poter curare i feriti degli intensi attacchi israeliani. Il ministero "chiede a tutti gli ospedali" nei distretti del sud e dell'est del Libano "di sospendere tutti gli interventi chirurgici non essenziali per fare spazio alle cure dei feriti a causa dell'aggressione israeliana in espansione sul Libano", si legge in una dichiarazione. 

Idf, 'colpiti più di 300 obiettivi di Hezbollah in Libano'

Il portavoce dell'Idf ha riferito che, fino ad ora, sono stati attaccati oltre 300 obiettivi di Hezbollah in territorio libanese.

Gallant aggiorna Austin su operazioni contro Hezbollah

Il  ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha fatto sapere di aver  parlato con il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, in merito alla  campagna militare di Israele contro Hezbollah. "Ho parlato ieri sera con  il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin, in seguito  alla mia visita al Northern Command dell'Idf", è il messaggio postato su  X. "Ho fornito al segretario una valutazione della situazione delle  minacce di Hezbollah e l'ho informato sulle operazioni dell'Idf per  ridurre la capacità di

Hezbollah di lanciare attacchi contro i civili israeliani. Abbiamo  anche discusso della situazione regionale più ampia e delle minacce  poste dall'Iran e dai suoi delegati", ha aggiunto Gallant.

Deputato Iran, 'Raisi aveva con sé cercapersone su elicottero precipitato'

Un deputato iraniano e membro della Commissione per la Sicurezza nazionale e la Politica estera del Majlis, Ahmad Bakhshayesh Ardestani, ha lasciato intendere che un cercapersone, simile a quelli usati per colpire Hezbollah in Libano, potrebbe essere esploso all'interno dell'elicottero sul quale viaggiava a maggio l'ex presidente iraniano Ebrahim Raisi, facendolo schiantare. "Uno scenario probabile riguardo l'incidente in elicottero in cui è morto il presidente iraniano Ebrahim Raisi è l'esplosione del suo cercapersone", ha detto Ardestani, citato dai media iraniani. "Raisi utilizzava un cercapersone, sebbene il suo modello potrebbe essere diverso da quelli in possesso dei militanti di Hezbollah", ha precisato il deputato, sottolineando come la Repubblica islamica potrebbe aver un ruolo  nell'acquisto dei cercapersone. "(Le forze iraniane, ndr) hanno sicuramente avuto un ruolo nell'acquisto dei cercapersone di Hezbollah e, ​​pertanto, anche le nostre agenzie di intelligence devono indagare su questa questione", ha spiegato.

Generale Idf ipotizza attacco in Libano con forze terra

"E' del tutto possibile che l'Idf debba entrare in Libano via terra". Lo ha affermato l'ex comandante del corpo di Stato Maggiore Gershon HaCohen al Jerusalem Post. Mentre il nord di Israele rimane in stato di massima allerta, HaCohen ha ipotizzato la potenziale direzione dell'attività di Israele e ha affrontato la possibilita' di una manovra di terra in Libano. "Non c'e' scelta; dobbiamo, con qualsiasi mezzo, riportare i residenti evacuati alle loro case", ha detto HaCohen. "Lo Stato sta lottando per riuscirci, dati i continui combattimenti con Hezbollah. Israele ha capito che le sue azioni finora non possono riportare i residenti a casa, e quindi deve cambiare rotta".

Libano, 52 morti e 9 dispersi nel radi di venerdì a Beirut

Il ministero della salute libanese riferisce che il bilancio, ancora non definitivo, del raid aereo israeliano sulla capitale Beirut di venerdì scorso è di 52 morti, tra cui donne e bambini, e 66 feriti. Ci sono ancora 9 dispersi. Le ricerche continuano da giorni sotto le macerie delle due palazzine crollate a seguito dell'attacco missilistico israeliano nella periferia sud della capitale. Nell'attacco è stato ucciso, tra gli altri, Ibrahim Aqil, capo delle forze d'elite di Hezbollah.

Libano, nuova ondata di raid israeliani nel sud

Una nuova serie di attacchi israeliani si è registrata in diverse località del sud del Libano, secondo quanto riferisce il ministero dell'informazione. In questa terza ondata, dopo aver preso di mira località a ridosso della linea di demarcazione e la valle della Bekaa, i jet israeliani hanno bombardato aree a est di Sidone, 40 km a sud di Beirut, come Anqun, Maghushe, Bnaaful e Janjilaya.