In Svezia il congedo parentale è anche per i nonni. E nel resto d'Europa?

Dal primo luglio di quest’anno, in Svezia i neo-genitori possono trasferire fino a 45 giorni di congedo parentale ai nonni che si occupano dei loro figli: l’ennesimo miglioramento di uno dei sistemi di welfare più solidi e inclusivi d’Europa. Ma come funzionano i congedi di maternità, paternità e parentali negli altri Stati dell’Unione? Ecco gli ultimi dati raccolti dal Parlamento europeo. La Bulgaria in cima alla classifica La legislazione europea prevede che il congedo di maternità duri minimo di 14 settimane, di cui almeno 2 settimane sono obbligatorie. Tuttavia, le modalità di applicazione variano significativamente tra i diversi Paesi membri. Il Paese europeo a offrire più settimane di congedo di maternità è la Bulgaria: 6 settimane di congedo obbligatorie prima della nascita e 52, per la maggior parte facoltative, dopo il parto. A offrirne il minimo è invece proprio la Svezia, che però compensa attraverso congedi parentali molto generosi e inclusivi. L’Italia è uno dei pochi Paesi, insieme a Grecia, Lussemburgo ed Estonia, dove il congedo è obbligatorio per le madri sia prima che dopo la nascita del bambino. È importante considerare però non solo la durata e la distribuzione del congedo, ma anche il livello di compensazione economica offerto, in quanto ciò può influenzare la scelta delle donne di usufruire pienamente del periodo a disposizione. Congedo retribuito? Nella maggior parte dei Paesi europei, il congedo di maternità è retribuito al 100% dello stipendio. Tuttavia, ci sono eccezioni significative. Ad esempio, in Danimarca, il pagamento per il congedo di maternità può arrivare a un massimo di 4.550 corone danesi a settimana, ed è calcolato in base agli stipendi precedenti al congedo. A Malta, invece, il congedo viene retribuito al 100% per 6 settimane, mentre nelle restanti 4 settimane le madri ricevono una tariffa fissa equivalente al salario minimo, mentre in Irlanda le madri ricevono un'indennità settimanale pari a 250 euro. Spagna inclusiva La legislazione europea prevede un congedo di paternità minimo di 2 settimane, che è quello che viene riconosciuto nella maggioranza dei Paesi dell’Unione. Fanno eccezione Austria, Belgio, Estonia, Francia, Lituania e Slovenia, che offrono un mese di congedo: nei Paesi Bassi, invece, il congedo arriva a 7 settimane, in Portogallo a 9, e in Estonia e Finlandia rispettivamente a 16 e 19. Per quanto riguarda la retribuzione, la maggioranza dei Paesi garantisce un'indennità pari al 100% dello stipendio. Non è così in Belgio, dove i padri ricevono il 100% dello stipendio solo per i primi 3 giorni, e l’82% per il periodo di congedo restante. In maniera simile, in Lussemburgo, il congedo è retribuito al 100% per i primi 2 giorni, con un limite fino a 5 volte il salario minimo . Altri paesi, come la Slovacchia, offrono una tariffa fissa giornaliera di circa 39 euro al giorno, mentre in Irlanda l'indennità è di 250 euro a settimana, la stessa del congedo di maternità. La Spagna resta finora l’unico Paese europeo in cui la durata del congedo di paternità è stata allineata a quella del congedo di maternità: dal 1° gennaio 2021, entrambi i congedi durano 16 settimane, con le prime 6 settimane obbligatorie subito dopo la nascita e le restanti 10 settimane facoltative, tutte retribuite al 100%. L'esempio della Svezia Dopo i rispettivi congedi, entrambi i genitori possono usufruire del congedo parentale, un periodo di astensione dal lavoro per prendersi cura dei figli nei loro primi anni di vita. Attualmente, tutti i Paesi dell'Unione europea offrono congedo parentale, con una durata media di 87 settimane, sebbene ci siano notevoli variazioni tra i vari stati: si passa da 18 settimane a Cipro fino a due anni per genitore in Grecia. In media, il congedo parentale nei Paesi dell’Unione europea viene pagato il 50% dello stipendio. Tuttavia, nonostante la disponibilità del congedo parentale, secondo i dati raccolti dal Parlamento europeo nel 2015 solo il 10% dei padri in media lo utilizza, con percentuali che vanno dallo 0,02% in Grecia fino al 44% in Svezia. Quest'ultimo paese offre un modello particolarmente favorevole, consentendo a ciascun genitore di prendere fino a 18 mesi di congedo e di accedere a 240 giorni di indennità, con 90 giorni riservati a ciascun genitore e non trasferibili. Da quest’estate, inoltre, i genitori svedesi possono trasferire fino a 45 giorni di congedo parentale ai nonni durante il primo anno di vita del bambino, o 90 giorni nel caso di genitori single.