Elezioni Usa, quanti soldi ha portato al partito democratico il ritiro di Biden?

Domenica scorsa la campagna elettorale di Kamala Harris ha annunciato di aver raccolto più di mezzo miliardo di dollari in donazioni - 540 milioni, per la precisione - da quando Biden si è ritirato dalla corsa alle presidenziali lo scorso 21 luglio. “Una quantità di denaro record nella storia delle campagne elettorali”, dichiarano i coordinatori della campagna di Harris. Già nelle 24 ore successive al ritiro di Biden, i Dem avevano raccolto circa 81 milioni di dollari e un’altra spinta importante è arrivata la settimana scorsa durante la Convention nazionale del partito, quando nelle casse del ticket Harris-Walz sono entrati altri 82 milioni. Un terzo di questi sarebbe arrivato da donatori che non avevano mai contribuito alla corsa elettorale dei democratici: indice, secondo il team di Harris, della capacità della candidata di coinvolgere cittadini che Joe Biden non era in grado di raggiungere. Un esercito di nuovi donatori Questi dati non sono però ancora verificabili da parte dei media americani in quanto non ancora ufficiali fino al prossimo 20 settembre, data in i comitati elettorali saranno tenuti a consegnare alla Federal Election Commission la documentazione relativa alle donazioni di agosto. Ma secondo i dati già disponibili al pubblico relativi al mese di luglio, Harris ha raccolto 204 milioni di dollari, quattro volte tanto i 48 di Trump. Più di 180 di questi sono stati donati negli ultimi 11 giorni del mese, ovvero da quando la nuova candidata ha preso il posto di Biden nella corsa alla Casa Bianca. Considerato che dall’inizio della campagna elettorale Biden aveva raccolto solo una sessantina di milioni di dollari in più di Trump, a fine luglio il totale entrato nelle casse dei democratici ha largamente superato quello dei repubblicani: 517 milioni contro 268. Analizzando i dati della Federal Election Commission relativi agli ultimi 11 giorni di luglio, il New York Times ha scoperto che 1,5 milioni di donazioni a supporto di Harris sono arrivate da nuovi donatori, ovvero persone che non avevano ancora mai contribuito alla campagna elettorale dei democratici. Si tratta del 40% di tutti coloro che hanno donato al comitato Biden-Harris da aprile a luglio. Gli "altri" soldi avvantaggiano Trump Come abbiamo visto qualche settimana fa, i comitati dei candidati non sono gli unici attori in grado di raccogliere donazioni per finanziare le campagne elettorali. Trump è in vantaggio nella raccolta di fondi attraverso i cosiddetti super PACs, i comitati politici indipendenti che supportano i candidati e non hanno limiti sull’ammontare delle donazioni che possono ricevere. I 10 più grandi super PACs di orientamento conservatore hanno raccolto circa 305 milioni di dollari dall’inizio dell’anno a fine luglio, contro i 199 dei top-10 super PACs legati ai Dem. Tra i partiti, invece, il Comitato nazionale democratico ha raccolto quasi 317 milioni di dollari, mentre quello repubblicano 291.