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Argentina, spot negazionista di Milei scatena la polemica

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L'iniziativa in occasione della Giornata della Memoria del 24 marzo in cui si ricordano i crimini commessi dalla dittatura militare. Si aggiunge al silenzio del governo e alle manifestazioni sprezzanti dello stesso presidente sui social riguardo la violenta aggressione a una militante dell'organizzazione dei figli di desaparecidos della dittatura, HIJOS

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La decisione del governo di Javier Milei di pubblicare uno spot di carattere “negazionista” in occasione della Giornata della Memoria del 24 marzo in cui si ricordano i crimini commessi dalla dittatura militare, è stata accolta come una vera e propria provocazione dalle principali organizzazioni per i diritti umani. Nel video con cui il governo punta a "esporre la sua visione dei fatti", appaiono testimonianze di familiari di vittime del terrorismo di sinistra così come l'analisi di due protagonisti controversi dell'epoca: l'ex guerrigliero "pentito" Luis Labraña e l'ex direttore dell'intelligence argentina Juan Bautista Yofre.

Il comportamento di Milei sui social

L'iniziativa dello spot, confermata all'ANSA da fonti dell'esecutivo, si aggiunge inoltre al silenzio del governo e alle manifestazioni sprezzanti dello stesso presidente Milei sui social riguardo la violenta aggressione a una militante dell'organizzazione dei figli di desaparecidos della dittatura, HIJOS. La ragazza ha denunciato di essere stata abusata e percossa nel suo domicilio da due sconosciuti armati e a volto coperto che hanno lasciato scritto sulla parete il motto di Milei, VLLC (Viva la libertad carajo). Il presidente Milei sui social ha dato vari like a post di suoi militanti che hanno messo in dubbio la veridicità della denuncia.