Olimpiadi Parigi 2024, gli stadi di cent’anni fa diventano accessibili

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Chiara Piotto

Chiara Piotto

L’idea di recuperare strutture preesistenti invece di costruirne di nuove appositamente per i Giochi olimpici fa parte della strategia del CIO per ridurre l’impatto ambientale dell’evento e il rischio di “cattedrali nel deserto”. Nei lavori di restauro va però tenuto conto dell’accessibilità. Lo stadio Pierre de Coubertin ne è un esempio

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Sono stati spesi 7 milioni di euro per restaurare lo stade Pierre de Coubertin, costruito per l’Esposizione universale del 1937 in un’area parigina strategica per lo sport. A pochi passi si trovano lo Stade Parc des Princes che ospita il Paris Saint Germain e i campi da tennis del Roland Garros. Ma, a loro confronto, questo stadio più piccolo in dimensioni passa quasi inosservato. Ora si prepara a tornare a brillare in occasione delle Olimpiadi che cominciano il prossimo 26 luglio. Con un nuovo “look”: quello dell’accessibilità universale.

Lo stadio Pierre-de-Coubertin reso accessibile

 

Come altre strutture sportive storiche in città - la piscina Valleray costruita per le Olimpiadi 1924 ad esempio - il palazzetto Pierre-de-Coubertin è stato ristrutturato per essere al passo con i tempi e le necessità di oggi. L’intento era renderlo accessibile a tutti i portatori di handicap, obiettivo non riconosciuto negli anni ‘30 del secolo scorso ma diventato oggi prioritario, in particolare in vista delle Paralimpiadi di questa estate che porteranno 350mila visitatori portatori di handicap in città e negli stadi.

Dal 26 luglio in questo palazzetto - che già regolarmente è casa della squadra di pallamano Paris Saint Germain - si svolgeranno gli allenamenti delle squadre di ginnastica ritmica e trampolino. Ecco quindi che si sono aggiunte le rampe di accesso a tutti i livelli dell’edificio, ascensori a norma, spogliatoi con design modulabile secondo le necessità di tutti gli atleti a mobilità ridotta. In aggiunta, una “zona calma” pensata per gli spettatori con disturbi uditivi.

 

L’accessibilità degli spazi sportivi parigini e non solo

 

Ad oggi il 73% degli spazi sportivi pubblici cittadini (oltre 300) sono accessibili a persone con disabilità, con l’obiettivo di raggiungere il 100% entro il 2025/2026, ha detto il comune di Parigi nel corso della visita inaugurale aperta alla stampa. Ma il piano di rendere gli spazi parigini accessibili non riguarda soltanto le sale sportive, ovviamente. Parigi conta ancora oggi uno dei sistemi di metropolitana meno accessibili al mondo, con solo una linea (la più recente e l’unica estesa in occasione delle Olimpiadi) interamente accessibile in carrozzella o per persone con mobilità ridotta. “Su questo collaboriamo con la Regione Ile-de-France, intanto abbiamo reso interamente accessibile il sistema di trasporti pubblici di superficie”, ci ha detto l’assessora del Comune all’Accessibilità Lamia El Aaraje (vedi l’intervista nel video). Insomma, il lavoro è cominciato… ma non è ancora terminato.

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