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Guerra Israele-Hamas. Portavoce militare Israele: "Attacco di terra? Noi pronti"

©Getty

"Ci prepariamo a questa eventualità, dobbiamo essere preparati e c'è stata una chiamata specifica di riservisti per questo. Quello che ci dobbiamo assicurare è che Hamas non minacci mai più Israele nel modo in cui ha fatto sabato". Così il portavoce militare, Peter Lerner. Il primo ministro israeliano e il leader di Unità Nazionale, Gantz, hanno finalizzato un accordo per la formazione di "un governo di emergenza nazionale". Erdogan ha aperto i negoziati con Hamas per liberare gli ostaggi israeliani

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Tajani da Sisi: "La priorità è salvare gli ostaggi"

La ferma condanna delle violenze di Hamas ma anche la salvaguardia dei civili dalle bombe sulla Striscia di Gaza. Il lavoro per una de-escalation per scongiurare un allargamento del conflitto. E l'impegno per la liberazione degli ostaggi e la realizzazione di corridoi umanitari. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani vola in Egitto e trasforma quella che doveva essere una missione prettamente bilaterale in un endorsement alle iniziative dei Paesi arabi - in tandem con la premier Giorgia Meloni che ha sentito l'emiro del Qatar - per evitare che la guerra tra Israele e Hamas si estenda a macchia d'olio, a partire da Hezbollah in Libano, mentre continuano a rincorrersi le indiscrezioni di una possibile mediazione del Cairo e del Qatar che possa portare a una liberazione dei prigionieri dei miliziani palestinesi, tra cui si teme ci siano tre italo-israeliani. La missione lampo del titolare della Farnesina è iniziata con un incontro con il segretario della Lega Araba, Ahmed Abdoul Gheit, poche ore prima una riunione tra i ministri degli Esteri del blocco al Cairo.

L'Ucraina inizia a evacuare i suoi cittadini da Israele e Gaza

L'Ucraina ha iniziato a evacuare i suoi cittadini da Israele e dalla Striscia di Gaza. Lo ha detto l'ambasciatore ucraino in Israele Yevhen Korniychuk alla televisione nazionale. Lo riporta il Kyiv Independent. L'ambasciatore ha detto che circa 1.000 persone hanno chiesto aiuto all'ambasciata in seguito all'attacco del 7 ottobre al Paese da parte del gruppo armato palestinese Hamas. L'ambasciata ucraina sta attualmente fornendo assistenza alle "categorie più vulnerabili" di persone, come coloro che sono sottoposti a cure mediche, famiglie con bambini e turisti i cui voli sono stati cancellati, ha proseguito Korniychuk. L'ambasciata ha organizzato sabato un volo per 200 persone dirette in Romania dall'aeroporto Ben Gurion, il principale aeroporto internazionale di Israele. Un altro volo è previsto per domenica.

Blinken parte per Israele con l'inviato di Biden per gli ostaggi

"Siamo al fianco di Israele e continueremo ad esserlo". Lo ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, in partenza per il Medio Oriente accompagnato dall'inviato del presidente Joe Biden per gli ostaggi, Roger D. Carstens.

Scontro tra l'Ue, Meta e X, "basta disinformazione"

Scene di bombardamenti da videogame spacciati per filmati di guerra, vecchi video di ostaggi diffusi come nuovi, informazioni politiche false lanciate nell'etere con un clic soltanto. Gli stress test dell'estate non sono bastati e il primo scontro reale tra l'Ue e le major del tech Usa nel segno del nuovo regime comunitario del Digital Services Act è arrivato prima del previsto a fare da appendice alla guerra in Israele e alle elezioni in vista in tutta Europa. E dopo il primo richiamo all'irrefrenabile Elon Musk e al suo X, a vedersi recapitare l'ultimatum per fermare "entro ventiquattro ore" l'ondata di "contenuti illegali" e "disinformazione" da parte del commissario europeo per il Mercato interno, Thierry Breton, è stato il patron di Meta dalle origini ebraiche, Mark Zuckerberg, chiamato a mettere in atto misure "efficaci". 

Casa Bianca: "Americani dispersi sono 17"

Sono 17 i cittadini americani che risultano dispersi, forse perché tenuti in ostaggio a Gaza, dopo l'attacco di Hamas di sabato scorso. Lo ha riferito la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, durante un punto stampa. In precedenza il Dipartimento di Stato aveva fatto sapere che sono almeno 22 gli americani che sono morti negli attacchi in Israele.

Casa Bianca: "Parliamo con Israele e Egitto per corridoio da Gaza"'

"Stiamo discutendo attivamente con gli israeliani e l'Egitto riguardo ad un corridoio sicuro per l'uscita degli stranieri da Gaza e l'ingresso degli aiuti nella Striscia". Lo ha annunciato nel corso di un punto stampa il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby.

Lituania, nuove norme per residenza esuli bielorussi

Il Parlamento della Lituania (Seimas) discuterà un emandamento alla Legge sullo status dei cittadini stranieri che consentirebbe di rilasciare permessi di soggiorno temporanei della durata di 3 anni per quei cittadini impossibilitati a tornare nel loro Paese di origine. Ad oggi, i permessi di soggiorno temporaneo hanno una durata non superiore a un anno. A beneficiare della norma sarebbero, in particolare, i 700 cittadini bielorussi fuggiti dalla Bielorussia e attualmente stabilitisi in Lituania.  

Usa, "al momento nessuna prova su coinvolgimento diretto dell'Iran"

"Riconosciamo che c'è complicità vista la relazione di lunga data fra Iran e Hamas, ma non abbiamo visto ancora nessuna prova" del coinvolgimento diretto di Teheran nell'attacco a Israele. Lo afferma il portavoce del consiglio della Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby. 

Gli Hezbollah pronti alla guerra sul fronte nord

Gli Hezbollah libanesi filo-iraniani si mostrano sempre più pronti alla guerra aperta con Israele, dando fuoco alle polveri per il terzo giorno consecutivo contro obiettivi nemici lungo la Linea Blu di demarcazione tra i due Paesi. E attendono di capire quali saranno le prossime mosse di Israele contro Hamas e la popolazione di Gaza. Osservatori libanesi ben informati e vicini a Hezbollah affermano che il movimento sciita potrebbe esser spinto a entrare in guerra con Israele se ci dovesse essere un'invasione massiccia su Gaza. Finora però la retorica di Hezbollah difensiva si concentra sul fronte libanese: "La Resistenza Islamica sarà ferma nella sua risposta agli attacchi israeliani che colpiscono il nostro Paese e la sicurezza del nostro popolo, soprattutto quando questi attacchi provocano la perdita di martiri", recitava un comunicato del Partito di Dio in riferimento a tre combattenti uccisi lunedì. E all'indomani dell'arrivo nel Mediterraneo orientale della portaerei americana Gerald R. Ford, il partito armato alleato dell'Iran ha fatto sentire la sua voce proprio contro gli Stati Uniti, accusandoli di sostenere il "terrorismo israeliano" e di essere responsabili, assieme a Israele, "per gli omicidi, i crimini, gli assedi e gli orribili massacri perpetrati contro civili innocenti, inclusi bambini, donne e anziani".

Usa, in contatto con Congresso su fondi Israele e Ucraina

"Siamo in contatto con il Congresso su ulteriori fondi per Israele e per l'Ucraina". Lo ha detto il portavoce del consiglio per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John  Kirby, senza precisare se la richiesta sarà contenuta in un unico pacchetto che, secondo indiscrezioni, potrebbe includere anche risorse per Taiwan e il confine con il Messico. 

Terzo italo-israeliano disperso, era al rave di Reim

Un terzo cittadino italo-israeliano risulta disperso dopo l'attacco scatenato da Hamas contro Israele. Era al rave al confine di Gaza quando gli uomini di Hamas sono arrivati e hanno fatto un massacro, portando via ostaggi. A quella festa ci era andato con un'amica e sarebbe stato ferito. Nel quarto giorno di guerra è stato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, dal Cairo, ad annunciare la scomparsa del giovane, Nir Forti, dopo che la sua famiglia si è messa in contatto con la Farnesina. Poche le informazioni sulla sua sorte, come di quelle di tanti altri suoi coetanei che erano andati a quel festival, in una sera di fine estate, per celebrare la Natura nella festa ebraica del Sukkot. Una festa con centinaia di ragazzi che ballavano musica elettronica nel deserto, diventata uno dei simboli della brutalità di Hamas. Decine di uomini armati piombati all'improvviso sulla spianata del rave, con moto e furgoni, per poi sparare a raffica contro chiunque. Un inferno di fuoco costato la vita ad almeno 260 innocenti.  Nir Forti risulterebbe essere stato ferito secondo alcune informazioni che rimbalzano da Tel Aviv, ma visto che da quella notte terribile non ha più dato notizie ogni ipotesi resta aperta, anche quella che possa essere finito ostaggio dei miliziani.

Associazione Robert F. Kennedy Human Rights Italia: "Seguiamo con preoccupazione i fatti di Israele"

“La Robert F. Kennedy Human Rights Italia segue con preoccupazione i tragici fatti di Israele, che nelle ultime ore ci riportano a un passato che credevamo lontano. Le vittime degli attacchi, le centinaia di ostaggi e il conseguente deflagrare del conflitto, gettano ancora una volta, il mondo nello sgomento, attonito di fronte al dolore, alle violazioni dei diritti umani e alla minaccia della pace mondiale che, come singoli e come collettività, siamo chiamati a tutelare e a promuovere con ogni mezzo in ogni ambito della società.” Questo il commento dell’Associazione Robert F. Kennedy Human Rights Italia sulla situazione in Israele.

Figlia ostaggio: "Liberate mio padre attivista pacifista"

Si appella alle organizzazioni umanitarie presenti a Gaza e ricorda che suo padre era un "attivista dei diritti umani" e un convinto "pacifista". Parla così, Noam Peri, 40 anni, figlia di Haim Peri, disperso da sabato scorso dopo l'incurisione di Hamas dalla Striscia di Gaza dentro Israele e che si ritiene sia tra i circa 150 ostaggi. La figlia ha parlato stasera in un briefing tenuto dal ministero degli Esteri israeliano con i media internazionali in collegamento via Zoom. "I miei genitori vivevano nel kibbutz da 60 anni, sono stati tra i fondatori del kibbutz Nir Oz che si trova proprio vicino al confine con Gaza - ha raccontato Noam -. Sabato è stato grazie a mio padre che mia madre è riuscita a nascondersi durante il blitz dei terroristi di Hamas, è rimasta in silenzio nascosta per 4 ore mentre loro trucidavano bambini e adulti nelle loro stanze e nei loro letti ma di mio padre abbiamo perso le tracce". 

Usa, "pronti a inviare seconda portaerei vicino Israele se serve"

Gli Stati Uniti sono pronti a inviare una seconda portaerei più vicino a Israele se sarà necessario. Lo afferma il portavoce del consiglio alla sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby.

Usa, "lavoriamo attivamente a corridoio per civili Gaza"

"Stiamo attivamente lavorando per un corridoio" che consente a civili di Gaza di fuggire. Lo afferma il portavoce del consiglio della Sicurezza nazionale John Kirby, sottolineando che gli Stati Uniti sono al lavoro sull'iniziativa con l'Egitto e Israele. 

Mo: a Gaza 1.127 morti e 5.339 feriti

Sale il bilancio nella Striscia di Gaza dopo le operazioni israeliane seguite all'attacco di Hamas di sabato. Secondo la tv satellitare al-Arabiya, che cita il ministero della Sanità di Gaza sotto il controllo di Hamas, si contano almeno 1.127 morti e 5.339 feriti.



M.O.: finora uccisi 189 soldati israeliani

I soldati israeliani morti per gli attacchi di Hamas sono finora 189. Lo scrive 'Times of Israel' che cita le Forze Armate. Oggi sono stati forniti i nomi di 20 soldati israeliani morti, tra cui il capitano Sagi Golan, 30 anni.


Appello filo Hamas, nelle piazze del mondo con le molotov

Scendere in piazza "in nome dell'orgogliosa Gaza" con molotov e pietre. É l'appello che è stato diffuso su diverse chat in arabo pro-Palestina da 'Arin al Aswad', letteralmente la 'Tana dei Leoni', un gruppo armato della resistenza palestinese considerato dalle forze di sicurezza e dagli analisti israeliani responsabile di diversi attacchi ad obiettivi di Tel Aviv. L'invito sarebbe rivolto principalmente a chi si trova in Cisgiordania e nei territori occupati ma, sottolineano fonti qualificate, "non è possibile escludere" che l'appello possa essere raccolto dai simpatizzanti del gruppo nel resto del mondo.



Onu, '11 nostri dipendenti uccisi a Gaza da sabato'

Undici dipendenti dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) sono stati uccisi nella Striscia di Gaza da sabato. Lo ha annunciato oggi Stéphane Dujarric, portavoce del segretario generale dell'Onu, aggiungendo che anche 30 studenti delle scuole gestite da questa agenzia sono stati uccisi e 8 sono rimasti feriti.