Scienze
Campi Flegrei, lo studio: vicina la rottura della crosta della caldera
'Al momento i risultati della ricerca non hanno alcuna implicazione diretta sulle misure che riguardano la sicurezza della popolazione', spiega L'INGV, ma il susseguirsi degli episodi di sollevamento degli ultimi decenni ha causato un progressivo indebolimento nella crosta della caldera dei Campi Flegrei
La crosta della caldera della zona vulcanica dei Campi Flegrei risulterebbe indebolita: ne consegue la necessità di una maggiore attenzione per valutare la pericolosità effettiva della situazione. È quanto emerge da un nuovo studio pubblicato su "Communications Earth & Environment"
Gli autori dello studio sono Christopher Kilburn, professore di Vulcanologia presso l' University College London (UCL), Stefano Carlino, ricercatore dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - Osservatorio Vesuviano (INGV-OV), Nicola Alessandro Pino, primo ricercatore INGV-OV e da Stefania Danesi, primo ricercatore INGV Sezione Bologna
Secondo quanto riportato dall'INGV, "al momento i risultati della ricerca non hanno alcuna implicazione diretta sulle misure che riguardano la sicurezza della popolazione", ma per il nuovo studio il susseguirsi degli episodi di sollevamento degli ultimi decenni ha causato un progressivo indebolimento nella crosta della caldera dei Campi Flegrei