Il Papa pronto per il viaggio in Iraq: "Una carezza dopo anni di violenza". Il programma
MondoDal 5 all'8 marzo il Pontefice è nel Paese mediorientale per una visita all'insegna della pace e della speranza. Un viaggio apostolico, ma anche politico. "Finalmente sarò tra voi. Desidero tanto incontrarvi, vedere i vostri volti, visitare la vostra terra, antica e straordinaria culla di civiltà", ha detto in un videomessaggio al popolo iracheno poche ore prima della partenza
"Finalmente sarò tra voi. Desidero tanto incontrarvi, vedere i vostri volti, visitare la vostra terra, antica e straordinaria culla di civiltà", così Papa Francesco si è rivolto al popolo iracheno poche ore prima della partenza per il viaggio apostolico che lo porterà in Iraq dal 5 all'8 marzo. Visita che il Pontefice ha fortemente desiderato e che ora realizza sfidando pandemia e sicurezza. Si tratta di un viaggio all'insegna della pace e della speranza, apostolico ma anche politico (IL PROGRAMMA).
"Porto la carezza della Chiesa"
"Vengo come pellegrino penitente per implorare dal Signore perdono e riconciliazione dopo anni di guerra e di terrorismo - ha detto Bergoglio -, per chiedere a Dio la consolazione dei cuori e la guarigione delle ferite". Ai cristiani, che hanno sofferto in questa terra una dura persecuzione per mano dell'Isis, il Papa dice che vuole portare loro "la carezza della Chiesa". E nella terra di Abramo, il padre di tutte le religioni monoteiste, Bergoglio rilancia la via del dialogo: "In questi tempi duri di pandemia, aiutiamoci a rafforzare la fraternità, per edificare insieme un futuro di pace. Insieme, fratelli e sorelle di ogni tradizione religiosa. Da voi, millenni fa, Abramo incominciò il suo cammino. Oggi sta a noi continuarlo, con lo stesso spirito, percorrendo insieme le vie della pace!".
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Il protocollo per il viaggio in Iraq
Il Papa parte da Roma il 5 marzo alle 7.30 con un volo Covid-free. Alitalia ha assicurato che è stato applicato uno speciale protocollo sanitario per evitare contagi. Sul posto a preoccupare invece non è solo la pandemia ma anche la sicurezza e per questo sono state messe a punto rigide misure. A garantire l'incolumità del Papa e delle persone che lo accompagnano sono le forze di sicurezza irachene, di concerto con la Gendarmeria vaticana. Quanto alla presenza di eventuali rafforzi da parte delle forze occidentali, presenti in Iraq, dal Vaticano fanno sapere che "la sicurezza è sempre nelle mani del Paese ospitante", che decide come organizzarla al meglio. Papa Francesco molto probabilmente si muoverà con un'auto blindata.
Pandemia e presenze centellinate agli appuntamenti del Papa
A causa della pandemia, l'Iraq vive proprio in questi giorni il suo lockdown con la chiusura di tutti i luoghi pubblici, comprese le moschee. Agli eventi con il Papa saranno centellinate le presenze. L'unico appuntamento con più persone, circa 10mila, si terrà nello stadio di Erbil, in Kurdistan, dove domenica 7 marzo il Papa celebrerà la Messa. Una "visita storica": con queste parole il governo iracheno ha annunciato l'arrivo di Papa Francesco. Il presidente della Repubblica Barham Salih ha affermato che la visita contribuirà a rafforzare i valori di tolleranza e pace a livello globale, non solo in Iraq, aggiungendo che "il viaggio di Papa Francesco in Mesopotamia sarà un messaggio di pace per gli iracheni di tutte le religioni e contribuirà ad affermare i nostri valori comuni di giustizia e dignità". Il primo ministro Mustafa Al-Kadhimi ha affermato che la visita del Papa contribuirà a consolidare la stabilità e aiuterà a promuovere uno spirito di fratellanza in Iraq e in tutta la regione. "Il mondo intero apprezza la dedizione di Sua Santità per i valori della pace, della dignità e per porre fine ai conflitti", ha sottolineato il governo di Baghdad.
Il programma del viaggio
L'arrivo in Iraq è previsto per le 14.00 di venerdì 5 marzo dove, in aeroporto, il Pontefice incontrerà il Primo Ministro del Paese Mustafa al-Kadhimi. Per le 15.00 è prevista la cerimonia ufficiale di benvenuto al palazzo presidenziale di Baghdad, alla quale seguirà la visita al presidente Barham Salih. Alle 15.45 e alle 16.40 sono previsti due discorsi del Santo Padre, il primo alle autorità, la società civile e il corpo diplomatico; il secondo ai vescovi, sacerdoti, seminaristi e catechisti. Sabato 6 marzo, Papa Francesco andrà a Najaf dove incontrerà il grand ayatollah Sayyid Ali Al-Husayni Al-Sistani, poi si sposterà a Nassiriya per un incontro interreligioso presso la Piana di Ur. In serata il rientro a Baghdad dove il Pontefice celebrerà la Santa Messa. Domenica 7 marzo ci sarà la preghiera di suffragio per le vittime della guerra presso Hosh al-Bieaa (piazza della Chiesa) a Mosul, la visita alla comunità di Qaraqosh e la Santa Messa a Erbil.
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