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Professore decapitato, la condanna dell'Imam di Al-Azhar: "Atto criminale"

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In un messaggio letto all'Incontro per la pace in Campidoglio, a Roma, la più importante autorità sunnita al mondo Ahmad Al-Tayyeb dissocia se stesso "e i precetti della religione islamica" da "questo peccaminoso atto criminale". Il killer, sottolinea l'Imam, "non rappresenta la religione di Maometto"

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Ahmad Al-Tayyeb, il grande Imam di Al-Azhar - la più importante autorità sunnita al mondo - ha condannato la decapitazione del professore di storia e geografia Samuel Paty, avvenuta venerdì scorso vicino al liceo di Conflans-Sainte-Honorine, nella periferia occidentale di Parigi. L'Imam, nel suo messaggio letto all'Incontro per la pace in Campidoglio a Roma, dissocia se stesso "e i precetti della religione islamica" da "questo peccaminoso atto criminale e da tutti coloro che perseguono questa ideologia perversa e falsa".

"Killer non rappresenta la religione di Maometto"

L'Imam, nel suo messaggio, sottolinea "che insultare le religioni e abusare dei simboli sacri sotto lo slogan della libertà di espressione, rappresenta una forma di ambiguità intellettuale e un esplicito appello all'immoralità. Questo terrorista e la sua gente non rappresentano la religione di Maometto".

Le indagini

Sono salite a 11 le persone arrestate nell'ambito delle indagini sulla decapitazione di Paty. L'ultimo finito in stato di fermo è una persona vicina al giovane killer Abdoullakh Abuyezidvich Anzorov, che si va ad aggiungere ai genitori, al nonno e al fratello di 17 anni dell'omicida ed altri amici e conoscenti, come il padre di una studentessa della classe del docente ucciso e un islamista molto attivo.

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