Liberati in Mali padre Pierluigi Maccalli e Nicola Chiacchio

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L'identità dei due italiani è stata confermata da un portavoce del governo maliano. L'annuncio dopo che il governo ad interim del Mali ha rilasciato 100 jihadisti nell'ultimo fine settimana

Due ostaggi italiani sono stati liberati in Mali, nella zona nord del Paese. Lo riporta la Reuters citando l'ufficio del presidente maliano. Secondo l'annuncio diramato sulla tv nazionale del Mali, si tratta di Nicola  Chiacchio (rapito alcuni anni fa nel Paese dove si trovava per turismo) e padre Pier Luigi Maccalli, rapito nel 2018 in Niger dove viveva da 11 anni, e rilasciati dai loro carcerieri insieme ad altre due persone. Non è stato fornito alcun dettaglio sulle circostanze della liberazione. I due verranno ascoltati al loro rientro in Italia, nella giornata del 9 ottobre, dai magistrati della Procura di Roma e dai carabinieri del Ros. Sulla vicenda, il pm Sergio Colaiocco aveva aperto un fascicolo di indagine in cui si ipotizzava il reato di sequestro con finalità di terrorismo. 

Identità confermata dal governo maliano, poi da Di Maio

L'identità dei due italiani liberati è stata confermata da un portavoce del governo maliano. L'annuncio giunge dopo che il governo ad interim del Mali ha rilasciato 100 jihadisti - sospettati o condannati - nel corso dell'ultimo fine settimana. Quindi è arrivata la conferma dal nostro ministro degli Esteri Luigi Di Maio via Twitter. "Una bella notizia: padre Pier Luigi Maccalli e Nicola Chiacchio sono finalmente liberi e stanno bene. Erano stati rapiti da un gruppo jihadista. Grazie alla nostra intelligence, in particolare all'Aise, e a tutti coloro che hanno lavorato per riportarli a casa", si legge nel tweet. Anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha celebrato la liberazione dei due italiani sullo stesso social: "Padre Pierluigi Maccalli e Nicola Chiacchio, rapiti in Africa tra il 2018 e il 2019, sono liberi e stanno rientrando in Italia! - ha scritto - Grazie al nostro comparto di intelligence, in particolare all'Aise, e alla Farnesina per questo risultato".

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Le ultime notizie risalivano all'inizio di aprile

Il 58enne Maccalli, appartenente alla Società delle missioni africane (Sma), era stato rapito in Niger il 18 settembre 2018 da presunti jihadisti attivi nella zona. Originario della diocesi di Crema, già missionario in Costa d'Avorio per vari anni, padre Maccalli si trovava nella parrocchia di Bomoanga, diocesi di Niamey. Nicola Chiacchio era sparito in Mali alcuni anni fa, mentre si trovava nella regione, probabilmente per turismo. Dei due non si avevano notizie dal 6 aprile 2020, quando una testata nigerina, Air Info Agadez, aveva pubblicato un breve video di 23 secondi, poi rilanciato da 'Avvenire', nel quale i due uomini apparivano prigionieri, con la barba lunga e vestiti con abiti tradizionali. "Mi chiamo Pier Luigi Maccalli, di nazionalità italiana, oggi è il 24 marzo", diceva l'uno. "Mi chiamo Nicola Chiacchio", diceva l'altro. 

Liberati anche una francese e una personalità maliana

Insieme ai due italiani sono stati liberati anche l'ostaggio francese Sophie Pétronin e Soumalia Cissè, alta personalità maliana, anch'essi nelle mani di presunti jihadisti. Sophie Pétronin, 75 anni era l'ultima cittadina francese in mano a rapitori: era stata sequestrata il 24 dicembre 2016 da un gruppo armato a Gao, nel nord del Mali, dove dirigeva un'organizzazione di aiuto all'infanzia. Soumalia Cissè, ministro delle Finanze del Mali dal 1993 al 2000, era stato rapito il 25 marzo mentre faceva campagna elettorale per le legislative nella regione di Timbuctu, nel Nord-Ovest del Paese. Tutti gli ostaggi erano probabilmente detenuti da gruppi islamici legati ad Al Qaida nel Maghreb islamico.

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