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Svizzera, 4 alpinisti morti assiderati. C'è anche un italiano

Mondo
Monte Pigne d'Arolla

Si tratta di una guida alpina di Como che faceva parte del gruppo di 14 persone rimasto bloccato da una tempesta a 3100 metri mentre percorreva il tragitto da Chamonix a Zermatt nel Canton Vallese. Altre 5 persone sono in condizioni gravissime

C'è anche un italiano tra le vittime dell'ondata di maltempo fuori stagione che ha seminato la morte sulle Alpi svizzere. Una guida alpina di Como di 59 anni ha perso la vita insieme ad altre 3 persone nel cantone Vallese e altri cinque alpinisti della stessa comitiva sono ricoverati in gravissime condizioni dopo aver passato la notte in alta quota, al freddo e al gelo (temperature a meno 5 gradi e raffiche di vento anche a 79 km/orari) intrappolati da una tempesta. Due alpinisti di 21 e 22 anni hanno invece perso la vita sul monte Monch. Nove in tutto le vittime in quota nella giornata del 30 aprile in diversi incidenti.

Guida alpina tra le vittime

La guida alpina italiana conduceva il gruppo di 14 alpinisti sulle Alpi Svizzere nella regione di Arolla nel cantone Vallese. La comitiva è rimasta bloccata a oltre 3mila metri di altitudine a causa di una bufera che ha impedito loro di raggiungere il rifugio Cabane des Vignettes. L'italiano è morto insieme ad altri 3 alpinisti e altri cinque sono in condizioni gravissime. L'uomo, nato a Como, da qualche anno si era trasferito in Svizzera, in Canton Ticino, con la moglie e con lei aveva aperto un'agenzia che organizzava escursioni in montagna. Aveva tre figli.

Alpinisti erano sul percorso Chamonix-Zermatt

Secondo quanto riporta la tv svizzera Rsi, gli alpinisti non sono riusciti a raggiungere il rifugio che si trova a 3.157 metri d’altitudine tra la Pigne d’Arolla e il Monte Collon: hanno dovuto passare la notte senza alcun riparo, a 3.270 metri d'altitudine e a temperature molto al di sotto dello zero. Gli alpinisti stavano affrontando il percorso della Haute Route Chamonix-Zermatt ed erano divisi in due formazioni: una contava dieci persone, tra cui una guida, e la seconda quattro. L'operazione di salvataggio è partita dopo un allarme lanciato verso le 6.30. Sette gli elicotteri impiegati. Verso le 12.30 tutti gli alpinisti sono arrivati negli ospedali del Canton Vallese, Berna e Losanna. La polizia ha istituito una linea di assistenza per stabilire contatti con le famiglie.

Altre 5 morti in quota

Ad aggravare il bilancio dell'ondata di maltempo che si è abbattuta sulla dorsale alpina ci sono state altre tre tragedie. La prima sul versante Sud del Monte Rosa dove un'escursionista russa si è avventurata con le ciaspole a 4.200 metri di altitudine e si è smarrita. Il suo corpo senza vita è stato avvistato, ma non ancora raggiunto dai soccorritori ostacolati dalle proibitive condizioni meteorologiche. In Francia, ai piedi del Monte Bianco, due scialpinisti francesi sono morti in altrettanti incidenti: un 35enne di Annecy ha perso la vita "a causa delle pessime condizioni meteo" ed è stato recuperato sull'Aiguille Verte, mentre una valanga ha investito un gruppo di quattro sciatori d'oltralpe sul versante Est dell'Aiguille du Midi, nei pressi del ghiacciaio Rond. Tre sono rimasti illesi mentre un 35enne è morto. Infine, due giovani alpinisti svizzeri di 21 e 22 anni sono stati trovati senza vita sulle Alpi bernesi, nella zona del monte Monch, a 4.105 metri. Secondo quanto riferito dalla polizia cantonale di Berna, non sono sopravvissuti alle basse temperature e allo sfinimento. 

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