Catalogna, Puigdemont incriminato va in Belgio "per chiedere asilo"

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La Procura spagnola chiede l'incriminazione per i vertici catalani, tra le accuse "sedizione" e "ribellione". L'ex presidente e alcuni fedelissimi raggiungono Bruxelles. Secondo la stampa spagnola "vogliono chiedere l'asilo politico"

C'è forse l'esilio nel futuro immediato di Carles Puigdemont. Il presidente catalano destituito da Madrid per aver proclamato la Repubblica è stato incriminato per "ribellione" dalla procura spagnola con tutti i suoi ministri e la presidente del Parlament Carme Forcadell: rischiano condanne fino a 30 anni di carcere.

Puigdemont a Bruxelles

Il procuratore dello Stato Juan Manuel Maza non ha chiesto per ora il suo arresto, ma non esclude di farlo nei prossimi giorni. Ma Puigdemont questa mattina era già fuori dal territorio spagnolo: accompagnato da cinque ministri è andato in macchina da Barcellona a Marsiglia, forse per evitare complicazioni in aeroporto, e da lì ha preso l'aereo per Bruxelles. Potrebbe chiedere l'asilo politico al Belgio, denunciando una persecuzione giudiziaria da parte della Spagna. Ieri il ministro dell'Immigrazione belga Theo Francken, nazionalista fiammingo, aveva ipotizzato che potesse presentare una richiesta in tal senso. Il Belgio è infatti il solo paese comunitario che può concedere l'asilo a cittadini di altri Stati Ue. Davanti all'ira di Madrid, il premier Charles Michel lo aveva corretto affermando che la questione "non è sul tavolo del governo". Oggi però Puigdemont a sorpresa è arrivato proprio a Bruxelles. Una presenza, con i suoi cinque ministri, che rischia di creare nuovi seri problemi fra Bruxelles e Madrid, tanto più che domani, 31 ottobre, il President dovrebbe lanciare dal Belgio un messaggio al popolo catalano.

La foto su Instagram

Proprio stamattina Puigdemont ha pubblicato su Instagram un'immagine scattata da un cortile interno della Generalitat, accompagnata dalla scritta "Buon giorno" e da una faccina sorridente. 

Bon dia 😊

Un post condiviso da Carles Puigdemont (@carlespuigdemont) in data:

Incriminato per ribellione

Puigdemont ha più volte denunciato all'Onu e al Consiglio d'Europa la "repressione" e la "persecuzione giudiziaria" di Madrid contro i leader catalani. La procura spagnola oggi lo ha formalmente accusato con i 13 membri del suo Govern, Forcadell e la presidenza del Parlament di "ribellione", "sedizione" e "malversazione" nel processo che ha portato alla proclamazione della 'Repubblica' e fatto scattare il blitz di Madrid. Una mano molto pesante. Maza ha chiesto che siano interrogati d'urgenza, che vengano decise misure cautelari e che si imponga loro di pagare una garanzia di 6,2 milioni di euro, pena la confisca dei beni. Un'incriminazione contestata da diversi giuristi: il processo catalano è sempre stato pacifico, mentre il reato di "ribellione" implica una "sollevazione violenta". Ma per la procura il referendum del primo ottobre fu "sedizione violenta".

Asilo politico

L'unica certezza stasera è che l'ex presidente della Generalitat catalana, Carles Puigdemont, è in fuga dalle accuse di sedizione della magistratura spagnola e si trova in Belgio. Resta invece un giallo se chiederà o meno asilo a Bruxelles. Ad alimentare ad arte il dubbio l'avvocato che Puigdemont si è scelto, il fiammingo Paul Bekaert, a lungo difensore dei terroristi baschi dell'Eta residenti nel Paese per impedirne l'estradizione in Spagna.

Secondo quanto il legale ha dichiarato allla tv belga fiamminga Vrt "Puigdemont non è in Belgio per chiedere asilo politico". Salvo poi aggiungere che "non c'è nulla di ancora deciso su questo tema", dove l'ancora lascia aperta la strada al deposto di un'istanza alle autorità di Bruxelles, per mantenere la suspence.

Forcadell: il parlamento catalano "è stato sciolto"

La presentazione di una richiesta di incriminazione davanti al Tribunale supremo avanzata dal procuratore generale riguarda anche la presidente del Parlamet e i membri dell'ufficio di presidenza. La stessa Forcadell, proprio oggi, aveva preso atto ufficialmente del fatto che il parlamento catalano "è stato sciolto" e aveva annullato la convocazione della riunione settimanale dell'ufficio di presidenza prevista per il 31 ottobre.

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La presentazione di una richiesta di incriminazione davanti al Tribunale supremo avanzata dal procuratore generale riguarda anche la presidente del Parlamet e i membri dell'ufficio di presidenza. La stessa Forcadell, proprio oggi, aveva preso atto ufficialmente del fatto che il parlamento catalano "è stato sciolto" e aveva annullato la convocazione della riunione settimanale dell'ufficio di presidenza prevista per il 31 ottobre.

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