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Trump espelle dagli Usa 15 diplomatici di Cuba

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Immagine d'archivio: ambasciata Usa a Cuba

Dopo che un altro cittadino americano è rimasto ferito nei misteriosi "attacchi acustici" a L'Avana, l'amministrazione americana ha deciso di allontanare dagli Stati Uniti parte del personale cubano

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L'amministrazione Trump ha espulso dagli Stati Uniti 15 diplomatici cubani, come rappresaglia per gli “attacchi acustici” contro cittadini americani a L’Avana. La decisione è arrivata dopo che oggi, 3 ottobre, il numero delle vittime di questi non meglio identificati “attacchi” è salito a 22, con un altro cittadino americano rimasto ferito. Questi incidenti avrebbero causato, tra l’altro, perdita dell'udito, vertigini e stanchezza tra il personale dell'ambasciata statunitense.

Il taglio del 60% nelle rispettive ambasciate

Prima dell’annuncio, gli Stati Uniti avevano già richiesto a Cuba di tagliare del 60% lo staff diplomatico presente a Washington. Una richiesta che si conforma a quella fatta lo scorso 29 settembre dall’amministrazione Usa al proprio staff impiegato nell’ambasciata americana a L’Avana. Una mossa che non doveva puntare, secondo quanto riferito da funzionari Usa, a punire Cuba ma ad assicurare che entrambi i Paesi abbiano un numero simile di diplomatici nelle rispettive capitali.

Il "fallimento" nel proteggere i cittadini Usa

Al contrario, l’obiettivo dell’espulsione dei 15 diplomatici sembra proprio quello di colpire L’Avana per il suo “fallimento” nel proteggere il personale americano sull’isola e costringerla a lavorare in emergenza a Washington. Questo è quanto riferito da funzionari Usa e riportato dall’agenzia Reuters. L'amministrazione Trump chiede infatti a Cuba di assicurare la cessazione degli attacchi acustici che finora hanno colpito 22 americani, sottolineando che solo allora la situazione potrà tornare alla normalità. Intanto, l'ambasciatore cubano a Washington è stato informato telefonicamente della decisione e i diplomatici espulsi dovranno lasciare il Paese entro sette giorni.

Cuba: decisione irresponsabile e avventata

Cuba definisce "irresponsabile" e "avventata" la decisione degli Usa.  Il ministro degli Esteri cubano, Bruno Rodriguez, ha detto che "non esistono prove" dei presunti attacchi acustici che avrebbero colpito i diplomatici americani all'Avana, definendo "arbitraria" e "di carattere politico" il provvedimento del governo Trump.