Referendum indipendenza Catalogna, alt dalla Consulta spagnola

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Il presidente catalano Carles Puigdemont

Sospeso il decreto di convocazione del voto per il primo ottobre che era stato firmato da Carles Puigdemont

La Corte costituzionale spagnola, su richiesta del governo di Madrid, ha sospeso il decreto di convocazione del referendum di indipendenza del primo ottobre firmato dal presidente catalano Carles Puigdemont. La consulta ha dichiarato ricevibili tutti i ricorsi presentati oggi 7 settembre dall'esecutivo spagnolo contro le decisioni prese ieri dal governo e dal parlamento catalani.

Il presidente catalano: "Non ci piegheremo"

In previsione dell'attesa sospensione della corte costituzionale spagnola, il presidente catalano ha già chiarito che non intende piegarsi alle decisioni della giustizia di Madrid, in nome della “legittimità catalana”. Come chiesto dal governo spagnolo, la Consulta ha avvertito personalmente il presidente e i ministri catalani, la presidenza del parlamento di Barcellona, diversi alti funzionari e i 947 sindaci dei comuni della Catalogna - che dovranno fornire i seggi - di non partecipare alla organizzazione del referendum, pena sanzioni penali.

Respinta la ricusazione della Forcadell

Con il decreto di convocazione del referendum, i 12 giudici costituzionali spagnoli hanno sospeso anche la legge sul referendum approvata la notte scorsa dal parlamento catalano, la nomina dei cinque membri della commissione elettorale e le misure di organizzazione del voto decise dal 'governo' di Puigdemont. I 12 giudici oggi hanno respinto la ricusazione nei loro confronti della presidente del parlamento catalano Carme Forcadell per "mancanza di imparzialità”.

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