Bangladesh, uccisa la mente della strage di italiani a Dacca

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Dacca, forze speciali nei giorni dopo la strage di luglio - Foto: Getty

In un'operazione delle forze speciali ha perso la vita l'estremista Nurul Islam Marzan, considerato l'ideatore dell'attentato che lo scorso luglio costò la vita a 20 persone, tra cui 9 imprenditori italiani

E' rimasto ucciso in una operazione delle forze speciali a Dacca l'estremista islamico Nurul Islam Marzan, considerato una mente dell'attentato lo scorso primo luglio in un ristorante in cui morirono 20 persone tra cui 9 italiani. Marzan è stato ucciso insieme a un altro sospetto estremista nel quartiere Rayer Bazar della capitale bengalese.

 

Il primo luglio uccisi 9 italiani - Marzan, età sulla trentina, fu uno degli organizzatori dell'attacco del primo luglio alla Holey Artisan Bakery di Dacca, quando nove terroristi dell'Isis armati di machete, kalashnikov e bombe a mano massacrarono, tra gli altri, 9 imprenditori italiani del tessile, sgozzando gli ostaggi che non riuscirono a recitare versetti del Corano. 

 

Dal 2013 attacchi in Bangladesh - Marzan era il braccio destro del leader di una nuova fazione del gruppo Jamatul Mujahidden Bangladesh, Tamim Ahem Chaudhry, considerato il regista della strage, ucciso a colpi d'arma da fuoco lo scorso agosto in un'altra operazione delle forze speciali. Dal 2013 il Bangladesh, Paese di 160 milioni di abitanti a maggioranza musulmana, ha vissuto una ondata di attacchi di matrice islamica contro le minoranze, che si sono intensificati dal 2015. 

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