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Terrorismo, gli attentati che hanno sconvolto la Turchia nel 2016

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Da Istanbul ad Ankara, dall'aeroporto al ricevimento di matrimonio. Nell'anno appena finito il Paese è stato colpito da diversi attacchi, alcuni attribuiti all'Isis, altri agli oppositori curdi. Ultimo quello di Capodanno alla discoteca "Reina". LIVEBLOG - VIDEO - FOTO

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L’attentato alla discoteca “Reina” di Istanbul nell’ultimo giorno del 2016 si aggiunge a numerosi precedenti, al termine di un anno che ha visto la Turchia scossa da una serie di attacchi terroristici e dal tentato golpe del 15 luglio ai danni del presidente Recep Tayyip Erdoğan. 

 

12 gennaio - Nel centro di Istanbul un kamikaze, cittadino siriano, si fa esplodere uccidendo 10 persone, otto delle quali provenienti dalla Germania.

 

17 febbraio - Un attentatore curdo-siriano fa esplodere un’autobomba contro un convoglio militare nel centro di Ankara. Il bilancio è di 28 morti e più di 60 feriti

 

13 marzo - Ancora ad Ankara un’autobomba guidata da un kamikaze esplode vicino a un autobus nell’ora di punta: i morti sono 37 e i feriti 127. Il governo incolpa i curdi del Pkk e dà il via ai bombardamenti in Iraq.

 

19 marzo - Pochi giorni dopo, a Istanbul, un kamikaze si fa esplodere nella via dello shopping vicino a piazza Taksim provocando cinque morti. L’attentato viene rivendicato dall’Isis.

 

27 aprile - A Bursa, una donna kamikaze si fa esplodere vicino alla moschea della città

 

7 giugno e 8 giugno - Due autobombe in 24 ore. La prima esplode a Istanbul vicino a un pullman della polizia causando 12 morti e 56 feriti. La seconda davanti a un commissariato a Midyat, al confine con la Siria, con un bilancio di 5 morti e 30 feriti.

 

28 giugno - Uomini armati di kalashnikov e cinture esplosive attaccano l’aeroporto Ataturk di Istanbul. I morti sono 41, i feriti 239. La strage viene attribuita all’Isis.

 

30 luglio - Una base dell'esercito turco nella provincia sudorientale di Hakkari, al confine con l'Iraq, è attaccata da miliziani curdi che vengono respinti: ne muoni 35, oltre a otto soldati.

 

20 agosto - Sono 51 le vittime, tutte curde, dell’attentato portato a termine da un kamikaze minorenne, tra i 12 e i 14 anni, che si fa esplodere al ricevimento di un matrimonio a Gaziantep. L’attacco viene attribuito all’Isis.

 

10 dicembre - Un doppio attacco dinamitardo, rivendicato dal gruppo curdo Tak (Falchi per la liberazione del Kurdistan), colpisce la zona fuori dallo stadio di calcio del Besiktas. I morti sono 44 e i feriti 138.

 

1 gennaio 2017 - Nella notte di Capodanno, a Istanbul, due o tre terroristi vestiti da Babbo Natale sparano contro la folla nella discoteca “Reina”, poco lontano dallo stadio del Besiktas. Le vittime sono almeno 39, fra cui 15 stranieri, e i feriti più di 60.