Da Harvard a Stanford, se nelle università si studia online

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Gli screenshot di quattro scuole online che offrono Massive Open Online Course: Khan Academy, EdX, OilProject, Coursera
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Arriva la rivoluzione dei ‘Massive Open Online Course’, i corsi offerti da prestigiose scuole e startup nate dal basso, fra video-lezioni, test e dialogo. Ecco un confronto tra Coursera, EdX, Khan Academy e l'italiana OilProject

di Nicola Bruno

Si chiamano MOOC e l’acronimo inglese sta per Massive Open Online Course. E cioè: corsi universitari online aperti a chiunque abbia a disposizione una connessione web. Rispetto ai tentativi di e-learning fatti nel passato, questa volta c’è stato un notevole salto di qualità. Non solo perché a promuoverli sono alcune delle più prestigiose università del mondo (dal Mit di Boston ad Harvard, passando per Stanford e Berkeley), ma anche perché si è finalmente andati oltre le solite video-lezioni, per abbracciare davvero l’interattività tra insegnanti e alunni, anche attraverso l’approccio peer-to-peer (educazione da pari a pari) e il cosiddetto paradigma della ‘flipped classroom’ (scuola ribaltata). Insomma la rivoluzione dell’education 2.0 sembra davvero che stia arrivando.

Come funzionano
- Lo schema tipo del MOOC (ma ci possono essere molte varianti) prevede un corso di 8-12 settimane su un argomento specifico. Si entra nella classe virtuale e, oltre ai materiali extra (programma, letture consigliate), si trova un vero e proprio ambiente interattivo con video-lezioni settimanali, test e progetti da portare a termine tra un’unità e l’altra. Il tutto supportato da un forum e un wiki su cui si può discutere con gli altri partecipanti. Altra novità interessante è poi la peer-review: tutti gli esercizi saranno corretti dagli altri alunni (chi non lo fa non potrà essere valutato), con la supervisione del docente. Quest’ultimo a fine corso darà un voto e, in molti casi, consegnerà anche un certificato di frequenza. Si potrà così ottenere un titolo da Stanford o Harvard senza mai mettere piede negli Stati Uniti. E, soprattutto, senza pagare nulla: per il momento tutti i corsi sono gratuiti (anche perché si è ancora in una fase sperimentale); per il futuro si prevede l’introduzione di servizi premium a pagamento.
Vediamo quali sono i progetti di scuole online più noti.

EdX - Promossa dal MIT di Boston insieme alla Harvard University, edX si presenta come una piattaforma per l’insegnamento a distanza attraverso lo studio interattivo. Al momento mette a disposizione solo 8 corsi, che vanno dall’Introduzione all’Informatica, alla Computer Graphics, passando per l’Intelligenza Artificiale e la Chimica. I corsi sono tenuti da docenti del MIT e Harvard, oltre che di altre università (come quella di Berkeley) che hanno deciso di utilizzare questa piattaforma. Spesso si tratta della stessa versione dei corsi dati in aula, con l’aggiunta però, di materiali e supporto online che permettono a chiunque di seguire a distanza. A fine corso, se si è superato tutti i test, si può ottenere un certificato, che differisce da quello originale solo per la dicitura finale (MITx, HarvardX, BerkeleyX).

Coursera
- Fondata da due ex studenti di Stanford, Coursera è una start-up finanziata con fondi della Silicon Valley, a cui però hanno già aderito più di 30 Università da tutto il mondo: dalla Columbia University di New York all’Indian Institute Technology di Delhi, passando per l’University of Edinburgh e il Politecnico di Losanna. Rispetto a edX può quindi vantare un catalogo di corsi molto più ampio: al momento sono 200 e coprono qualsiasi argomento: biologia, business e management, materie umanistiche, matematica, medicina, scienze sociali, statistica. Non mancano le classi più artistiche, come improvvisazione jazz con il grande musicista Gary Burton e introduzione alla chitarra; o, ancora, quelle molto specializzate come “Principi dell’economia dell’obesità” e “Pensa ancora: come argomentare”.
Anche qui il funzionamento prevede l’iscrizione gratuita a un corso che, se viene seguito con costanza e rispettando tutte le scadenze, permetterà di ottenere un certificato.

Khan Academy - Secondo molti, tutto è iniziato da qui. Salman Khan, ingegnere del Bangladesh residente negli Stati Uniti, nel 2004 inizia a registrare una serie di lezioni per la cugina che non andava molto bene in matematica e poi pensa di condividerle su YouTube. Passa qualche mese e scopre che a guardare i suoi video non c’è solo la cugina, ma centinaia di studenti che trovavano le sue lezioni molto più utili di quelle in classe. Nasce così nel 2008 la Khan Academy, scuola online con più di 3400 video-lezioni, (molte delle quali sono registrate dallo stesso Khan) e diversi ambienti di apprendimento virtuale. Il destinatario, in questo caso, sono più gli alunni delle scuole medie e superiori. Anche qui non manca un catalogo di corsi che spazia dalle scienze all’economia, passando per la letteratura e l’informatica. Lo stile di insegnamento di Khan, che spiega concetti difficili attraverso una lavagna interattiva, ma sa sempre essere simpatico, hanno fatto di lui una vera e propria star. Tanto che le sue lezioni vengono ora utilizzate in molte scuole intorno al mondo per sperimentare il cosiddetto approccio della ‘scuola ribaltata’. E cioè, a casa gli alunni guardano le lezioni e poi il giorno dopo in classe fanno gli esercizi e discutono delle difficoltà con l’insegnante. Il metodo si sta dimostrando molto efficace soprattutto nei paesi in via di sviluppo, dove la Khan Academy permette di superare problemi come la mancanza di libri di testo e insegnanti.

OilProject - “La più grande scuola online italiana” - come si definisce - è nata nel 2004 dall’idea di quattro adolescenti che si sono incontrati in un forum e hanno iniziato a insegnare a vicenda quello che sapevano meglio. Poco dopo arriverà OilProject, una scuola peer to peer in cui c’è “libertà di imparare e libertà di insegnare”: chiunque può mettersi davanti a una videocamera e spiegare agli altri - coetanei e non - la matematica, le scienze, le lingue o la letteratura. Dopo 400 video-lezioni (tra cui spiccano anche quelle di super-professori come Umberto Eco) e più di 250.000 utenti nell’ultimo anno, di recente OilProject ha fatto il salto di qualità, mettendo a disposizione - sull’esempio di Khan Academy o di Coursera - veri e propri corsi in cui le lezioni sono affiancate da approfondimenti e verifiche. In questo caso non viene rilasciato nessun certificato, né tanto meno ci sono grandi Università alle spalle. Ma il catalogo dei corsi costruito da OilProject è sicuramente uno dei più grandi disponibili online in lingua italiana: si va dalla fotografia al marketing, dalle lingue straniere alle scienze, passando per un nutrito elenco di corsi in Informatica e Internet.

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