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Giornate Fai d'Autunno 2022 in Lombardia: i luoghi aperti da visitare

Lombardia

Sabato 15 e domenica 16 ottobre 2022 tornano le “Giornate FAI d’Autunno”, giunte alla loro undicesima edizione

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Sabato 15 e domenica 16 ottobre 2022 tornano le “Giornate FAI d’Autunno”, giunte alla loro undicesima edizione. L'evento è promosso dai Gruppi FAI Giovani, con il supporto di tutte le Delegazioni, i Gruppi FAI e i Gruppi FAI Ponte tra culture: i volontari della Fondazione metteranno a disposizione la loro energia e il loro entusiasmo per aprire al pubblico 700 luoghi speciali in 350 città d’Italia.

Palazzo e giardini Moroni a Bergamo

Palazzo Moroni si trova a Bergamo Alta, in via Porta Dipinta 12. È un tipico palazzo aristocratico lombardo del Seicento, da sempre appartenuto alla famiglia Moroni, che conserva eccezionalmente, oltre agli interni arredati e decorati con alcuni capolavori d'arte, l'impianto complessivo originario, comprendente un giardino e un'ortaglia di circa due ettari, rarissima in un contesto urbano e che oggi ha il valore di un vasto, insolito e suggestivo parco storico nel cuore della Città Alta. Non mancano gli alberi di gelso: uno dei simboli della famiglia, arricchitasi grazie all'allevamento del baco da seta che si nutre proprio delle foglie di questo albero.

Tunnel antiaerei scavati nella roccia nel Bresciano

Visita alla Blaue Linie in Bassa Valle Camonica, ovvero lo sbarramento difensivo tedesco realizzato durante la Seconda Guerra Mondiale nei Comuni di Darfo Boario Terme, Gianico, Artogne e Angolo Terme. I tedeschi approntarono, tra il 43 ed il 44, una linea difensiva che attraversava l'Italia del Nord (circa 400km) passando anche in Valle Camonica. I lavori furono realizzati dall'Organizzazioni Todt con l'impiego di centinaia di prigionieri di guerra e migliaia di operai. Il tema è rimasto di fatto ignorato dalla ricerca storiografica sino a pochi anni fa.

Castel Grumello in Valtellina

La Valtellina, per la sua posizione strategica tra l'Italia e l'Europa centrale, nel passato fu terra di castelli e fortezze. Tra questi merita menzione il Castello de Piro al Grumello, più comunemente conosciuto come Castel Grumello, dal nome del dosso roccioso ("grumo") sul quale fu edificato. La costruzione avvenne tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo a opera del ghibellino Corrado de Piro, la cui famiglia si era trasferita in Valtellina in seguito alle lotte di fazione tra Milano e Como. Intorno alla metà del Trecento, i de Piro andarono incontro a un rapido declino che li costrinse a vendere Grumello ai loro rivali, i Capitanei. L'edificio fu infine distrutto nel 1526 per mano delle Leghe Grigie, seguendo così la sorte di molti altri fortilizi valtellinesi.

Oasi Le Margonare nel Mantovano

L'oasi “Le Margonare” è un parco naturalistico collocato a poco più di 3 chilometri di distanza in direzione sud-est dal centro abitato di S. Martino dall'Argine (MN), al confine nord-occidentale del centro abitato di Belforte (MN). L'oasi è raggiungibile tanto in bicicletta quanto in macchina. Il parco “Le Margonare” è inserito all'interno del percorso omonimo, che collega i borghi di S. Martino e di Belforte attraverso un suggestivo percorso sterrato che si snoda per una lunghezza totale di 11 chilometri nella campagna situata sul lato meridionale del corso del fiume Oglio. L'area de “Le Margonare”, così come l'area della Valle d'Oglio nel nord-est del centro abitato di S. Martino dall'Argine, affonda le proprie radici storiche in epoche estremamente remote, probabilmente ancora preistoriche. 

Casa degli Artisti a Milano

Casa degli Artisti nasce nel 1909 su iniziativa dei Fratelli Bogani, coppia di mecenati, per ospitare laboratori e atelier per artisti. Dopo un lungo periodo di abbandono, si torna a parlare di Casa degli Artisti anche grazie alla presenza di artisti di fama internazionale come Luciano Fabro, Hidetoshi Nagasawa e la critica e storica dell'arte Jole De Sanna. Sul finire degli anni ‘80, mentre artisti e liutai continuano la loro attività, l'immobile viene in parte occupato e subisce un rapido declino, tanto che nel 2007 viene sgomberato e messo in sicurezza a causa delle condizioni di precarieta` strutturale in cui versava. Adibito originariamente ad uso esclusivo di studi per artisti residenti nella zona popolare di Brera, l'edificio sfrutta al massimo la luce naturale grazie alle sue ampie vetrate, sorrette da una costruzione in cemento armato e ferro, tra le prime in Italia e anticipatrice dell'architettura razionalista. 

Villa e collezione Panza a Varese

Villa Panza, nota in tutto il mondo come centro d'arte contemporanea, ha origini che risalgono al Settecento, quando il marchese Paolo Antonio Menafoglio individuò sulla sommità del colle di Biumo, a Varese, il luogo ideale per la sua casa di campagna. Ampliata grazie ai successivi interventi di Luigi Canonica a inizio Ottocento e Piero Portaluppi negli anni ‘30 del Novecento, la dimora assunse una nuova destinazione quando il conte Giuseppe Panza dagli anni '50 iniziò a creare una collezione d'arte del XX secolo, divenuta nel tempo nota in tutto il mondo.

Fondo Camperio (Monza)

Villa Camperio, di origine secentesca, è l'edificio più antico di Villasanta. La dimora ospitò figure di grande spicco tra cui il patriota Federico Confalonieri e nel 1818 fu acquistata dalla famiglia Camperio. Quando, nel 1974 l'ultimo erede vendette la villa al Comune e iniziarono i restauri, in soffitta si scoprì un piccolo tesoro: il Fondo Camperio. Attualmente conservato presso la Biblioteca Civica e consultabile solo agli studiosi, il Fondo costituisce una raccolta unica e straordinaria. Il Fondo Camperio è suddiviso in tre nuclei principali: un Fondo librario con pubblicazioni rare e di pregio (tra cui la prima edizione de “I promessi sposi”); un Fondo archivistico con documenti personali, manoscritti, lettere, diari, disegni, etc e un Fondo fotografico.