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Ex prof uccisa a Seriate, il marito: “Killer incappucciato con occhiali e baffetti biondi”

Lombardia
©Ansa

È l’identikit che ha fornito oggi al processo d’Appello il marito di Gianna Del Gaudio, uccisa la notte del 26 agosto 2016 nella loro casa. L’uomo, assolto in primo grado “perché il fatto non sussiste”, è imputato per l’omicidio della donna

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"L'ho visto per trequarti, era incappucciato e aveva gli occhiali, i baffetti biondicci e le mani dovevano essere sporche di sangue". È la descrizione che Antonio Tizzani ha fornito dell'assassino della moglie Gianna Del Gaudio, l'ex professoressa di 63 anni sgozzata la notte del 26 agosto 2016 nella loro casa di Seriate, oggi al processo d'Appello che lo vede imputato con l'accusa di aver ucciso la moglie.

La vicenda

Tizzani, assolto in primo grado con la formula "perché il fatto non sussiste", si è sempre detto innocente e ha sempre accusato un soggetto incappucciato, che oggi ha descritto in aula davanti alla Corte d'Appello di Brescia. Durante l'udienza hanno parlato anche alcuni vicini di casa, che avevano sentito le urla nella notte in cui si è consumato l'omicidio nella villetta di via Madonna delle Nevi: non c'è però congruenza sugli orari della loro testimonianza e della morte della donna.

L'udienza

Nel corso dell'udienza di oggi è stata affrontata anche la questione del Dna: il tenente colonnello Alberto Marino, dei carabinieri del Ris di Parma, ha ripreso la questione della congruenza dell'aplotipo Y rilevato sui guanti in lattice ritrovati con il cutter usato per uccidere Gianna Del Gaudio e l'altro aplotipo Y individuato sulla guancia di Daniela Roveri, la manager uccisa 4 mesi dopo a Colognola, con una dinamica simile e il cui omicidio resta per ora irrisolto. La prossima udienza è prevista il 7 ottobre: forse si arriverà già alla sentenza.