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Carol Maltesi, svolti oggi i funerali a Sesto Calende

Lombardia
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"Carol voleva vedere il mondo, viaggiare, sognava di diventare una hostess proprio per questo", così gli amici ricordano la 26enne uccisa e fatta a pezzi dal vicino di casa

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"Carol voleva vedere il mondo, viaggiare, sognava di diventare una hostess proprio per questo", così gli amici ricordano Carol Maltesi, 26enne uccisa e fatta a pezzi dal vicino di casa, Davide Fontana, a Rescaldina (Milano), arrivati a Sesto Calende (Varese) per i funerali della ragazza che si sono tenuti questa mattina. (LE PAROLE DEL PADRE DELLA VITTIMA - LE DICHIARAZIONI DEL GIP - I RILIEVI)

I genitori: "Abbiamo perso il nostro angelo"

"Abbiamo perso il nostro angelo", è il messaggio dei genitori di Carol che hanno affidato il loro dolore e le loro parole all'avvocato Manuela Scalia. "Spero che quella di oggi possa essere una giornata di riconciliazione - ha aggiunto la mamma di Carol tramite il legale - ma soprattutto spero che la mia Carol possa trovare pace".

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Il funerale di Carol Maltesi

"Ci sono tanti modi di odiare, si odia con l'indifferenza, si odia con il giudizio, si odia con la mancanza di perdono", con queste parole Don Luca Corbetta ha iniziato l'omelia duraante i funerali nell'abbazia di Sesto Calende, la cittadina dove Carol era cresciuta con mamma Lilli e papà Fabio, che poi si era trasferito in Olanda. "L'indifferenza per Carol e il giudizio sono due chiodi piantati nelle mani di Cristo - ha detto il sacerdote - Carol oggi muore come Cristo ma insieme a lui risorgerà. Sono certo che lei abbia cercato tutta la vita qualcuno che l'amasse, ora con Dio lo ha trovato".

La lettera delle cugine: “In cielo c'è un angelo in più”

"È veramente difficile trovare le parole per descrivere il vuoto che hai lasciato nei nostri cuori", inizia così la commovente lettera di Elena e Federica, cugine di Carol, letta durante la celebrazione del funerale. "Eri una mamma meravigliosa, amorevole con il tuo bambino, attenta a seguirlo passo dopo passo", ha proseguito la cugina leggendo, riferendosi all'amore che la vittima aveva per il figlio di 6 anni, nato da una relazione finita, e per il quale voleva andare a vivere a Verona, dove il padre si era trasferito per lavoro. "Una figlia estremamente forte, che si prendeva cura della sua mamma", hanno aggiunto le cugine ricordando così che la madre di Carol é malata da tempo. "Adesso in cielo c'è un angelo in più - hanno concluso - Veglia sempre su di noi. Il tuo ricordo vivrà per sempre".

Il ricordo degli amici

"Ci siamo riviste un po' di tempo fa, dopo molto tempo, ma nonostante ciò mi ha raccontato tutto di sé - ha detto una sua compagna di scuola - parlava serenamente del suo lavoro, è stato davvero difficile, non potevamo credere a ciò che le è successo".

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