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Milano, violenze in piazza Duomo a Capodanno: Riesame conferma il carcere per il 21enne

Lombardia

La difesa, col legale Stefano Comellini, aveva chiesto per il giovane gli arresti domiciliari, ma i giudici (presidente del collegio Alessandra Galli) hanno confermato la misura cautelare emessa dal gip Raffaella Mascarino

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Il Tribunale del Riesame di Milano ha confermato, respingendo il ricorso della difesa, l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per Abdallah Bouguedra, 21enne di Torino fermato il 12 gennaio con l'accusa di rapina, violenza sessuale di gruppo e lesioni nell'ambito dell'inchiesta sulle aggressioni e abusi di almeno 11 vittime in cinque episodi distinti avvenuti in piazza Duomo nella notte dello scorso Capodanno. La difesa, col legale Stefano Comellini, aveva chiesto per il giovane gli arresti domiciliari, ma i giudici (presidente del collegio Alessandra Galli) hanno confermato la misura cautelare emessa dal gip Raffaella Mascarino, su richiesta dell'aggiunto Letizia Mannella e del pm Alessia Menegazzo nelle indagini della Squadra mobile milanese. Il 21enne è in carcere per gli abusi nei confronti della 19enne aggredita all'angolo con via Mazzini assieme ad una sua amica.

Le parole del legale

Il difensore Comellini aveva evidenziato che i pesanti abusi nei confronti della 19enne, aggredita all'angolo con via Mazzini, erano "tutti da accertare". Secondo la difesa, "c'è una ricostruzione incerta della vicenda e il video non dice nulla sulla partecipazione" di Bouguedra che ha sempre negato ogni addebito. Il legale aveva comunque chiesto al collegio gli arresti domiciliari sostenendo che le indagini potessero proseguire anche se il ragazzo fosse stato scarcerato. Lui, aveva detto il legale, "non è uno sbandato o un balordo". Ovviamente la Procura si era opposta e, per sostenere l'accusa, aveva prodotto anche la testimonianza dell'amica della 19enne, la quale pochi giorni fa ha riconosciuto Bouguedra come uno del gruppo di presunti violentatori.

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L'altra udienza

È stata fissata al 7 febbraio, intanto, anche l'udienza al Riesame per discutere il ricorso della difesa del 18enne egiziano Mahmoud Ibrahim, l'altro ragazzo fermato il 12 gennaio. A suo carico il gip Mascarino aveva riconosciuto i "gravi indizi" per il caso degli abusi su quattro ragazze vicino alla Galleria Vittorio Emanuele II e della rapina ai danni di una di loro. Per il giudice, invece, non erano sufficienti gli elementi probatori per l'episodio dello stupro della 19enne e della violenza sulla sua amica. Per quest'ultima contestazione ha fatto ricorso anche la Procura e l'udienza del Riesame su questo punto si terrà il 21 febbraio. Nel frattempo, nei giorni scorsi sono state effettuate numerose perquisizioni e nel fascicolo sono indagati almeno una ventina di componenti del “branco".

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