Il documento approvato dall'assemblea lombarda invita (e non più 'impegna') il governatore Attilio Fontana e la Giunta ad avviare "sperimentazioni per l'introduzione dello psicologo delle cure primarie nei servizi offerti dagli erogatori pubblici e privati accreditati oltre che nelle équipe di medicina territoriale"
Sì del Consiglio regionale della Lombardia alla proposta di istituire la figura dello 'psicologo di base', sul modello introdotto dalla Regione Campania già nel 2020. La mozione presentata dal consigliere bergamasco di Azione Niccolò Carretta è stata accolta all'unanimità (55 sì su 55 votanti), seppur con alcune modifiche richieste dalla Giunta, rappresentata dal sottosegretario Fabrizio Turba.
Il testo
Il documento approvato dall'assemblea lombarda invita (e non più 'impegna') il governatore Attilio Fontana e la Giunta ad avviare "sperimentazioni per l'introduzione dello psicologo delle cure primarie nei servizi offerti dagli erogatori pubblici e privati accreditati oltre che nelle équipe di medicina territoriale".
Stralciata la richiesta di un "bonus salute mentale" finanziato con un fondo regionale ad hoc sull'esempio del Lazio. La Regione garantirà "il finanziamento già in atto per le prestazioni erogate per la salute mentale e la prevenzione del disagio psichico per giovani e fasce più fragili della popolazione; a utilizzare quanto stanziato dalla legge regionale 23 del 2020 in materia di prevenzione e intervento precoce nelle dipendenze per assistere tempestivamente minori e giovani con uso problematico di sostanze e/o altri comportamenti additivi; a individuare specifico corrispettivo economico per erogazione di interventi psicologici nell'ambito delle cure primarie all'interno delle Case di Comunità". Inoltre favorirà "l'inserimento delle psicologhe e degli psicologi nei presidi territoriali - Case della Comunità". La palla passa adesso alla Giunta regionale che dovrà stabilire le modalità e le regole per attuare il nuovo servizio.
Le parole del consigliere Carretta
Soddisfatto il consigliere Carretta: "Questo - ha commentato - è un primo passo davvero significativo per l'istituzione di una figura di riferimento per tutti i cittadini lombardi. Da oggi sarò al lavoro per un percorso legislativo che sia rapido ed efficace". "I dati sulla salute mentale della popolazione - ha affermato Carretta in conferenza stampa - parlano chiaro: la pandemia, il lockdown, la scarsa socialità e la paura in questi due anni hanno inciso in maniera decisiva sulla psiche di tutti noi. A farne le spese, soprattutto bambini, pre adolescenti e adolescenti, ma anche donne e uomini di tutte le età. Regione Campania e Regione Lazio si sono mosse, la prima addirittura con una legge, per attivare un percorso di sensibilizzazione. Anche Regione Lombardia deve fare un passo in avanti".
"Emergenza non solo sanitaria ma anche psicologica"
Un auspicio espresso anche da Maria Angela Abrami, responsabile Uos Psicologia clinica agli Spedali Civili di Brescia e rappresentante dell'Ordine degli psicologi. "L'evento pandemico - ha spiegato Abrami - ha generato un'emergenza non solo sanitaria ma anche psicologica e sociale in tutte le fasce della popolazione. Per rispondere a questa ondata di emergenza psicoemotiva, risulta come scelta necessaria e inderogabile quella di rinforzare il livello della cure primarie attraverso l'introduzione della figura dello psicologo di base, con funzione di filtro rispetto ai bisogni emotivi e al disagio espresso dall'utenza".