Il 25 novembre era stato bloccato a Cipro, dove risiede, in seguito a un mandato d'arresto europeo emesso nei suoi confronti e di Shmuel Peleg nell'inchiesta della Procura pavese per sequestro di persona aggravato, sottrazione e trattenimento all'estero di minore e appropriazione del passaporto del bambino
Respinto il ricorso contro l'ordinanza di custodia cautelare per Gabriel Alon Abutbul, soldato di un'agenzia di contractor statunitense e presunto complice di Shmuel Peleg nel rapimento del nipote Eitan, unico sopravvissuto nella tragedia del Mottarone. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Milano, rigettando il ricorso presentato dalla difesa. In precedenza lo stesso tribunale aveva respinto la richiesta di revoca dell'arresto per Peleg (LA TRAGEDIA - IL RIESAME - LA VICENDA).
Le parole dei legali
La decisione con cui i giudici milanesi confermano di nuovo il provvedimento del gip di Pavia Pasquale Villani è arrivata nella tarda mattinata di oggi. Ora i difensori Cataldo Intrieri e Adolfo Scalfati attendono di leggere le motivazioni (il deposito è previsto tra una quindicina di giorni), per valutare se impugnare o meno. "Siamo rammaricati - hanno dichiarato i due legali - e continueremo a lavorare auspicando che la magistratura italiana voglia contribuire ad abbassare i toni, favorendo la riconciliazione tra i protagonisti di questa vicenda, come per altro lei stessa ritiene sia necessario fare".
L'arresto a Cipro
Abutbul, cittadino israeliano di 50 anni, il 25 novembre era stato bloccato a Cipro, dove risiede, in seguito a un mandato d'arresto europeo emesso nei suoi confronti e nei confronti di Peleg nell'inchiesta della Procura pavese per sequestro di persona aggravato, sottrazione e trattenimento all'estero di minore e appropriazione del passaporto del bambino. Pochi giorni dopo, però, dietro pagamento di una cauzione, era stato scarcerato con obbligo di firma e adesso è in attesa dell'esito della procedura di estradizione.