Nel Sala bis ci sono dodici assessori, la metà sono donne, due hanno meno di 30 anni, tre provengono dalla giunta precedente e sono stati riconfermati e due non arrivano dai partiti ma sono tecnici. Il sindaco: "È una giunta equilibrata, sono contento"
Aveva promesso che sarebbe stata fatta in tempi record e infatti a cinque giorni dalle elezioni comunali il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha annunciato la sua nuova squadra di governo per il secondo mandato (poiché ha ottenuto la vittoria al primo turno con il 57.73 per cento delle preferenze). Nel Sala bis ci sono dodici assessori, la metà sono donne, due hanno meno di 30 anni, tre provengono dalla giunta precedente e sono stati riconfermati e due non arrivano dai partiti ma sono tecnici. "È una giunta equilibrata, sono contento - ha commentato Sala -. È ovvio che ci sono discussioni con i partiti ma se si arriva a decidere in cinque giorni parliamo di questioni gestibili. Credo di essere riuscito nell'intento di cambiare".
La giunta
Il Pd, forte del suo 33,86% alle elezioni, ha la metà degli assessori: è stata riconfermata come vice sindaca Anna Scavuzzo che avrà anche le deleghe a Istruzione e Rapporti con il Consiglio comunale, al recordman di preferenze italiano Piefrancesco Maran va l'assessorato a Casa e Piano quartieri, e qui Sala punta alla fusione e a una gestione unica del patrimonio di case popolari di Regione Lombardia e Comune. A Welfare e Salute c'è Lamberto Bertolè ex presidente del Consiglio comunale, alla Mobilità Arianna Censi che finora è stata vice sindaca della Città metropolitana (ruolo che Sala intende ancora affidare ad una donna), ai Servizi Civici la giovane Gaia Romani di 25 anni, alla Sicurezza torna Marco Granelli che ha già ricoperto quel ruolo con Giuliano Pisapia e che è stato con Sala assessore alla Mobilità. Sarà sua la sfida di assumere i 500 nuovi vigili promessi da Sala in campagna elettorale. I due tecnici in giunta sono l'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi, che lascerà Firenze dove ricopre lo stesso ruolo per approdare nella sua città di origine. "Mi aspetto - ha spiegato Sala - che nella sua azione ci sarà molto per portare a Milano non solo grandi eventi e grandi mostre ma anche la cultura nei quartieri e nelle periferie". Un altro tecnico è l'assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi, che è architetto e dirigente del Comune a capo dell'area Pianficazione tematica e valorizzazione aree. Sala lo conosce da quando lui stesso era direttore generale di Palazzo Marino con Letizia Moratti. Dalla lista civica del sindaco arrivano Emmanuel Conte che avrà la delega al Bilancio e Patrimonio immobiliare e Martina Riva (28 anni), che lavorerà allo Sport, Turismo e Politiche giovanili. Alessia Cappello di Italia Viva, che era candidata nella lista dei Riformisti, sarà al Lavoro e Sviluppo economico, mentre l'assessorato a Verde e Ambiente è di Elena Grandi, co-portavoce nazionale dei Verdi. L'innovazione tecnologica merita un capitolo a parte, non ci sarà più un assessorato dedicato ma un board di tecnici da costruire in tempi brevi e che il sindaco seguirà in prima persona almeno nelle prime fasi.
Gli obiettivi
La nuova giunta è già pronta per mettersi al lavoro e infatti la prima riunione potrebbe tenersi già mercoledì ma prima Sala andrà a Roma per discutere con i ministri competenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza e dei fondi che potranno arrivare a Milano. Questo è la priorità per il sindaco secondo cui il governo deve "fare la sua parte nel dare velocità nell'assegnazione di questi fondi. Nella Milano in cui il centrosinistra governa da dieci anni e si avvia a fare il terzo mandato la prossima sfida è quella delle elezioni regionali che si terranno nel 2023 e l'obiettivo è strappare il governo al centrodestra. Anche su questo fronte per Sala non bisogna perdere tempo, "penso si debba sapere chi sia il candidato un anno prima - ha detto -. Partire con tempi adeguati ti dà un vantaggio perché vincere in Regione significa scalare l'Everest".
Data ultima modifica