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L'ultimo saluto a Carla Fracci, in tanti ai funerali nella sua Milano

Lombardia
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Applausi all'arrivo e all'uscita del feretro dalla Basilica di San Marco, dove si è tenuto la cerimonia. L’étoile della Scala, che da tempo lottava contro un tumore, avrebbe compiuto 85 anni il prossimo 20 agosto

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Accolto da un applauso, è arrivato sul sagrato della chiesa di San Marco, a Milano, il feretro di Carla Fracci, scomparsa il 27 maggio (FOTO). L’étoile della Scala di Milano, che da tempo lottava contro un tumore, avrebbe compiuto 85 anni il prossimo 20 agosto. Sulla bara è stato adagiato un grande cuscino di fiori bianchi. Ai lati, invece, ci sono i gonfaloni del Comune di Milano, della città Metropolitana e della Regione, oltre alle corone di fiori inviate dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dalla presidenza del Consiglio. Alla cerimonia funebre sono presenti, fra gli altri, il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, il sindaco Beppe Sala, il sovrintendente della Scala Dominique Meyer, oltre al marito Beppe Menegatti, al figlio Francesco con la sua famiglia. Presenti anche tanti colleghi, fra cui Roberto Bolle, la prima ballerina scaligera Nicoletta Manni e Martina Arduino. Tante le persone che hanno voluto essere presenti alle esequie, molte delle quali sono rimaste all'esterno. Per questo motivo le porte della chiesa sono state lasciate aperte. La funzione è stata celebrata da monsignor Gianni Zappa. Al termine della cerimonia, il feretro è uscito sulle note della Traviata di Giuseppe Verdi, salutato nuovamente da un lungo e commosso applauso. (CARLA FRACCI: I VIDEO - LA CAMERA ARDENTE - IL RICORDO)

Il saluto a Carla Fracci

All'uscita dalla camera ardente, allestita per tutto il pomeriggio di ieri nel foyer della Scala, il feretro è stato accompagnato da cinque minuti di applausi ininterrotti, come alla fine di uno spettacolo, mentre il marito gridava “grazie grazie” ai presenti. "Abbiate cura del Teatro, della Scala e soprattutto della danza che è sempre più viva ed è tra le bellezze che salverà il mondo", ha poi detto Menegatti.

"In 5 anni ho assistito a tanti funerali, purtroppo, come quello di Umberto Veronesi, e altri amici, ma mai ho visto una comunità stringersi così con tanto affetto come sta facendo Milano nei confronti di Carla Fracci", le parole, invece, del sindaco Sala.

vedi anche

Milano saluta Carla Fracci: i funerali nella chiesa di San Marco. FOTO

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Sala: "A Fracci dedicato un tram della linea 1 tutto bianco"

Il primo cittadino, in mattinata, ha chiesto ad Atm, l'azienda che gestisce il trasporto pubblico cittadino, di dedicare a Carla Fracci un tram della linea 1, quella che conduceva il padre tranviere della stella della danza e che transita davanti al teatro alla Scala. "Ciao Carla. Ho chiesto ad ATM di dedicarti un tram della linea 1, - ha scritto Sala sulle sue pagine social, postando una foto insieme all'étoile - quella che passa davanti alla Scala; sarà un tram tutto bianco, con il tuo nome scritto in modo discreto. Penso sia un modo molto milanese di ricordarti, sobrio e che ribadisce i nostri valori e le nostre qualità. Valori e qualità che tu, orgogliosa figlia di un tranviere, hai portato nel mondo. Grazie a nome di tutte le milanesi e di tutti i milanesi".

Arcivescovo Milano: "Ha scritto messaggi d'amore"

"Con l'arte della danza, leggera e ardua, Carla Fracci ha mostrato che il movimento del corpo può scrivere messaggi d'amore, storie di dolore, canti di preghiera": con queste parole l'arcivescovo di Milano, Mario Delpini, ha voluto ricordare l'étoile nel giorno del funerale che sarà celebrato nella basilica di San Marco. "La morte di Carla Fracci - ha osservato - è un'emozione che percorre tutta la città e che suscita echi in tutto il mondo. Partecipo del coro innumerevole che la ricorda, l'ammira, ne medita il messaggio di sublime arte espressiva, di seria disciplina e costante sacrificio, di generosa sensibilità. Porgo alla famiglia le mie condoglianze e assicuro la preghiera di suffragio". "La gloria di Dio - ha concluso monsignor Delpini - trasfigura la gloria umana in compimento e consola chi ne piange il distacco".