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Ruby ter, difesa Berlusconi: "Prognosi non breve”. Giudici: "Processo avanti per tutti"

Lombardia
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Il Tribunale di Milano ha deciso di non separare temporaneamente, come chiesto dai pm, la posizione del leader di Forza Italia. Prossima udienza rinviata all'8 settembre. L’avvocato Cecconi: "Il parere medico legale che ho depositato conferma ancor più il persistere delle condizioni di salute severe"

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Il Tribunale di Milano ha deciso di non separare temporaneamente la posizione di Silvio Berlusconi da quella degli altri imputati del caso Ruby ter. Il processo andrà avanti, dunque, per tutti gli imputati assieme, compreso l'ex premier, con rinvio dell'udienza all'8 settembre per legittimo impedimento.

A chiedere lo stralcio erano stati i pm, a cui aveva dato il proprio benestare anche il difensore di Berlusconi, Federico Cecconi, che questa mattina aveva depositato e messo a disposizione un parere medico legale risalente a domenica che "conferma ancor più il persistere delle condizioni di salute severe, segnalando una prognosi di non breve durata". Lo stesso legale, al termine dell'udienza. ha detto ai cronisti che le condizioni del leader di Forza Italia sono serie.

Le parole del procuratore aggiunto

Dopo la decisione dei giudici, il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano ha dichiarato che "le pluripatologie fisiche non hanno possibilità di recupero, perché sono cronicizzate, così come ci sono state descritte, e le patologie, faccio presente che delle tre espresse una è psicologica e l'altra è psichiatrica-neurologica, danno un quadro che merita attenzione". Il magistrato ha quindi fatto sapere che potrebbe chiedere nella prossima udienza una perizia sulla capacità "dell'imputato di partecipare al dibattimento". Un possibilità confermata anche dal presidente del collegio Marco Tremolada, il quale si è anche detto "ottimista" a fine udienza, rispondendo al pm, sul fatto che il processo possa riprendere a settembre. Con il rinvio odierno, sono saltate le quattro udienze che erano già fissate fino a luglio.

La richiesta

I pm avevano chiesto di separare la posizione di Berlusconi "per almeno 5-6 mesi" e di proseguire nel frattempo con il procedimento per gli altri 28 imputati, "che hanno diritto a un processo in tempi ragionevoli, perché questo sta durando da tantissimo”. Richiesta a cui si erano oppesto le altre difese, che avevano fatto notare come nei precedenti certificati medici venissero indicati "60 o 90 giorni" di prognosi, mentre nella consulenza depositata oggi non veniva indicato un tempo. Le difese avevano anche sostenuto che con lo stralcio "100 testi della difesa di Berlusconi non verrebbero sentiti nel nostro dibattimento e molte difese non hanno testimoni propri".

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